Carcere disumane, mozione 5 Stelle

I grillini hanno presentato un documento in cui si chiedono maggiori controlli sul rispetto dell'individuo, sul reale stato di salute di ogni singolo detenuto.

(red.) Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, e condivisa da tutti i gruppi politici, per disporre la messa a punto di linee guida da applicare nei controlli semestrali delle Asl nelle carceri lombarde. La mozione, spiega una nota stampa, chiede che le rilevazioni siano centrate sul rispetto dell’individuo, sul reale stato di salute di ogni singolo detenuto e non solo sulla vivibilità delle nostre carceri.
Paola Macchi, portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia dichiara:: “La condizione delle nostre carceri è degradata al punto che l’ultima relazione della Corte dei conti ha dichiarato che è impossibile la rieducazione in carcere date le loro condizioni. La funzione rieducativa è fondamentale per evitare le recidive, ma altrettanto importante è che le istituzioni diano esempio di rispetto dei diritti umani di tutti i suoi cittadini. Con la mozione abbiamo impegnato la giunta regionale ad applicare pienamente la legge 8 del 2005 che chiede di superare i problemi socio sanitari nelle carceri”.
“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione unanime della nostra mozione”, continua Macchi. “E’ una mozione che mette al centro i diritti umani e la persona , abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Lucio Bertè, membro delle associazioni “nessuno tocchi Caino” e ” Il detenuto ignoto” che da anni lavora per i diritti dei carcerati. È ormai noto che la Corte europea per i diritti umani ha sanzionato l’Italia per violazione degli stessi nelle carceri ed una delle prime carceri sanzionate si trova proprio in Lombardia, a Busto Arsizio. Altre carceri lombarde, ad esempio quelle di SanVittore, sono in condizioni decisamente peggiori, oltre il limite della dignità umana; la Cedu ha dato all’Italia un termine per sanare tutte le situazioni di illegalità che scade nel 2014, dobbiamo quindi mettere in atto le risorse di tutte le istituzioni coinvolte nel problema carceri per trovare soluzioni”.
“Ora tocca alla giunta mettere in atto quanto votato”, aggiunge il portavoce. “Il nostro impegno non si ferma qui. Infatti abbiamo depositato ieri una richiesta di audizione per sentire i sindaci di Milano, Bergamo e Brescia e i rispettivi direttori generali delle Asl per sapere qual è la condizione sanitaria negli istituti di pena di quelle realtà”.

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