Ticket sanitari, il Pirellone sospende quelli ‘nuovi’

La Regione ha deliberato il blocco, fino al 31 dicembre 2013, del pagamento su 55 prestazioni "a bassa intensità operativa e assistenziale (Bic)".

(red.) Con la delibera approvata giovedì 20 giugno parte ‘l’operazione ticket’ in Lombardia. La sospensione fino a fine anno del pagamento su alcune prestazioni di chirurgia ‘a bassa intensità’ è solo il primo passo per una riforma complessiva dell’intero sistema. Entro la fine della legislatura vogliamo arrivare a ridurre e possibilmente azzerare i ticket sanitari”.
E’ quanto ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni dopo il via libera della Giunta al provvedimento che blocca, fino al 31 dicembre 2013, il pagamento su 55 prestazioni “a bassa intensità operativa e assistenziale (Bic)”.
Il presidente ha anche confermato che, nei prossimi giorni, sarà nominata una Commissione di valutazione, presieduta da Umberto Veronesi, cui sarà assegnato il compito di formulare proposte sulla riforma del sistema sanitario lombardo.
Si tratta di interventi di chirurgia generale (come ad esempio riparazione ernia inguinale, riparazione di ernia ombelicale, asportazioni di cisti), ortopedia (rimozione di dispositivo impiantato, artroscopia), oculistica (inserzione di cristallino a seguito di estrazione di cataratta e altri), otorinolaringoiatria (turbinectomia e altri), odontostomatologia (alveoplastica), pneumologia (biopsia endoscopica del polmone), ostetricia e ginecologia (asportazione o demolizione di lesione dell’utero o della cervice), chirurgia plastica (innesto di cute o derma rigenerativo), gastroenterologia (litotripsia coliciste o dotti biliari), nefrologia (litotripsia del rene, uretere e vescica). Una novità di cui beneficeranno anche molti pazienti bresciani.
Attualmente, circa la metà dei cittadini lombardi non paga alcun ticket per motivi di patologia, di età o di reddito. Sono infatti esenti: tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni, indipendentemente dal reddito; i cittadini di età superiore a 65, purché appartenenti a nucleo familiare fiscale con reddito lordo complessivo non superiore a 38.500 euro; i titolari di pensioni sociali e i familiari a carico; i titolari di pensioni al minimo ultrasessantenni e i familiari a carico a reddito basso; gli invalidi civili con percentuale superiore ai 2/3, con assegno di accompagnamento o con indennità di frequenza; i ciechi e i sordomuti; gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie professionali per le prestazioni correlate; gli invalidi di guerra e per servizio e gli invalidi per lavoro con percentuale superiore a 2/3; cittadini esenti per patologia o condizione individuate dai Decreti del Ministero della Sanità 329/1999 e 296/2001, che definiscono le 51 condizioni e gruppi di malattie croniche e invalidanti, che danno diritto all’esenzione generale o solo per alcune prestazioni correlate; vittime del dovere e familiari; i cittadini colpiti dal sisma, che si trovino in situazioni di particolare disagio; i disoccupati, i cittadini in cassa integrazione straordinaria o in deroga o in mobilità; i cittadini cui è stato concesso il contratto di solidarietà.
Sono inoltre gratuite le prestazioni finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori: Mammografia ogni 2 anni per le donne tra 45 e 69 anni e tutte le prestazioni di secondo livello, qualora l’esame mammografico lo richieda; Pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 65 anni; Colonscopia ogni 5 anni oltre i 45 anni di età e per i gruppi a rischio; accertamenti specifici per neoplasie in età giovanile, secondo criteri determinati dal Ministero della Sanità. Sono infine escluse dal ticket diverse altre prestazioni erogate a fronte di particolari condizioni di interesse sociale come ad esempio screening, tutela della maternità. L’elenco completo delle esenzioni è disponibile sul sito www.sanita.regione.lombardia.it.

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