Aler, mozione regionale per riformare l’ente

Il documento approvato dai gruppi, ad eccezione del M5S. Verso la creazione di un’agenzia unica con articolazioni territoriali per ottimizzare la gestione.

(red.)  Un progetto di legge di riforma delle Aziende Regionali di Edilizia Residenziale Pubblica che garantisca una gestione più efficiente e razionale e che ottimizzi le risorse, valutando possibili accorpamenti territoriali delle Aler attualmente esistenti o l’istituzione di un modello di agenzia unica con articolazioni territoriali.
E’ l’invito  che il Consiglio regionale ha formulato martedì mattina alla Giunta lombarda, approvando a larga maggioranza (favorevoli PdL, Lega Nord, Maroni Presidente, Fratelli d’Italia, Pensionati, Pd, Patto Civico Ambrosoli; contrari solo gli esponenti del Movimento 5 Stelle) una mozione congiunta che ha avuto come primi firmatari Fabio Altitonante (PdL) e Onorio Rosati (Pd).
Nel presentarla, il co-caprogruppo del PdL Claudio Pedrazzini ha evidenziato come tale documento costituisce un atto di indirizzo ampiamente condiviso che il Consiglio invia alla Giunta regionale affinchè possa tenerne debitamente conto nella predisposizione del progetto di legge di riforma delle Aler; il provvedimento, una volta approvato in Giunta, dovrà poi passare all’esame della Commissione Territorio e arrivare infine in Consiglio per la sua approvazione definitiva.
“E’ significativo”, ha sottolineato Pedrazzini, “che ci sia da parte di quasi tutti i gruppi consiliari ampia condivisione sulle linee guida della riforma, premessa utile e positiva per consentire alla legge una approvazione rapida e unanime”. Piena condivisione sui punti indicati nel documento è stata espressa dall’Assessore alla Casa Paola Bulbarelli: “Un’unica agenzia lombarda per la residenza pubblica al posto delle 13 attuali, e sedi dislocate sul territorio che rispondano a un unico Consiglio di amministrazione regionale. E’ questa in sintesi –ha detto la Bulbarelli- la proposta che porterò venerdì 10 maggio all’approvazione della Giunta: elimineremo i costi delle 13 presidenze e dei 13 Consigli di amministrazione oggi operativi con un risparmio solo per queste voci di almeno 3 milioni e mezzo di euro”.
Sulla necessità di una riforma che razionalizzi l’impianto gestionale delle Aler, le strutture e i costi conseguenti, si sono espressi diversi Consiglieri dei gruppi PdL, Lega Nord, Maroni Presidente, Partito Democratico e Patto Civico Ambrosoli, che nei loro interventi hanno espresso condivisione sui contenuti nella mozione. “Forte perplessità” è stata invece sollevata da Iolanda Nanni (M5S), in particolare sulla nomina dei commissari al posto dei Consigli di Amministrazione, “scelta che potrebbe porre le premesse per una maggiore ingerenza della politica nella gestione del patrimonio Aler”,   e sul timore che la riforma delineata non produca i risparmi annunciati.
Nel dettaglio, la mozione approvata chiede alla Giunta di rivedere all’interno del progetto di legge che andrà a predisporre la composizione dei Consigli di amministrazione, considerandone anche la riduzione del numero dei componenti, e modificandone i criteri di nomina. Inoltre chiede anche di valutare, dopo un attento monitoraggio sulle ragioni della morosità, gli impatti negativi sui canoni, ulteriormente accentuatisi per gli inquilini anche a causa della crisi economica che ha determinato un aumento della morosità; di adoperarsi perchè la riforma entri in vigore nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 31 dicembre 2013; di non procedere al rinnovo dei Consigli di amministrazione delle Aler scaduti lo scorso 23 aprile; di assicurare la continuità nella gestione amministrativa delle Aler mediante la nomina di Commissari, ricorrendo anche a professionalità indicate dagli ordini professionali territoriali; di consolidare il ruolo dei Commissari con un progetto di legge, da presentarsi entro il 30 giugno 2013, che determini la durata del loro incarico per il tempo strettamente necessario all’approvazione della legge di riforma e alla conseguente nomina dei nuovi organi societari; di coinvolgere direttamente gli utenti nelle funzioni di controllo e monitoraggio anche attraverso la costituzione di osservatori per la legalità e la trasparenza; di valorizzare le risorse a disposizione come leva per attrarre anche investimenti privati, in particolare non profit, e di prevedere forme di coinvolgimento dei soggetti non profit, delle cooperative e dei soggetti del volontariato nell’attività di gestione del patrimonio.
Il cospicuo taglio delle poltrone dei Cda, da solo, “porterà a un risparmio di circa 3,5 milioni di euro all’anno”, ha fatto notare il governatore lombardo Roberto Maroni. Una razionalizzazione che però non penalizzerà il territorio.
“L’agenzia unica”, ha sottolineato il numero uno di Palazzo Lombardia, “avrà comunque delle sedi distaccate, perchè bisogna tener conto delle esigenze territoriali, ma con un governo regionale che abbia la visione di ciò che avviene in Regione”.
Oltre all’importante risultato di risparmiare sul costo dei 13 Cda, la riforma studiata dalla Giunta punta a un miglioramento complessivo del sistema di gestione degli oltre 150.000 immobili Aler al fine di liberare risorse da investire in housing sociale.
La mozione invita infine la Giunta regionale ad attivarsi presso il governo nazionale per chiedere per il futuro forme di esenzione dell’imposta Imu da versare da parte dell’ente, al fine di reinvestirla nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi, e a individuare apposite risorse da destinare alla messa in disponibilità dei tanti alloggi sfitti oggi esistenti.
Le Aziende Regionali per l‘Edilizia Residenziale (Aler) trovano riferimento normativo nella LR. 27/2009 (Testo Unico Edilizia Residenziale Pubblica) e nella LR 30/2006. Le Aler sono enti pubblici di natura economica, dotati di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e organizzativa, patrimoniale e contabile e di proprio statuto approvato dalla Regione, la quale ha nei loro confronti compiti di indirizzo, vigilanza e controllo. Le Aler hanno il compito di soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica, nel quadro della programmazione regionale, provinciale e comunale, anche mediante la realizzazione di attività imprenditoriali, purché prevalentemente finalizzate a una funzione sociale. Attualmente in Lombardia esistono 13 Aler (una per provincia a cui si aggiunge quella di Busto Arsizio) composte ciascuna da un Consiglio di Amministrazione di 7 persone, da un Collegio sindacale di 3 persone e da un Organismo di Vigilanza di 3 persone: complessivamente sono 169 componenti che percepiscono indennità per complessivi 3milioni e 708mila euro annui. Attualmente i dipendenti effettivi sono 1638; gli alloggi gestiti sono 160.263, 99.185 dei quali a Milano, seguita da Brescia con 10.377: all’ultimo posto c’è Sondrio con 1589 alloggi.

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