Sanitá, “no a spending review del Governo”

Lunedì Maroni incontra il presidente del consiglio Letta e l'assessore Mantovani propone tre punti: finanziamento fondo sanitario, riparto fondi e libera circolazione.

(red.) Abolizione dei tagli previsti dalla spending review e dalla legge di stabilità almeno per le Regioni, come la Lombardia, che garantiscono la corretta e completa erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, mantenendo l’equilibrio di bilancio; introduzione di nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale, legato alla effettiva quota di contribuzione delle Regioni e ai costi standard; eliminazione delle limitazioni alla circolazione dei pazienti nelle strutture del Servizio sanitario nazionale, in linea con quanto auspicato dall’Unione Europea.
NECESSARIO IMPEGNO DEL GOVERNO. Sono queste le tre “proposte forti” in tema di sanità, che la Lombardia vuole presentare da subito al Governo “a cominciare – è l’invito e l’auspicio del vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani – dall’incontro che il presidente della Regione avrà lunedì con il presidente del Consiglio Enrico Letta”.
“E’ necessario chiedere subito al Governo – spiega l’assessore – un impegno su questi tre punti, sui quali io stesso lavorerà in stretto raccordo con il ministro della Salute. Si tratta in sostanza di riconoscere che i tagli lineari introdotti dal precedente Governo hanno penalizzato e penalizzano in maniera eccessiva le Regioni virtuose come la Lombardia”. “E’ necessario porre rimedio a questa ingiustizia”, ribadisce con forza il vice presidente. 
FINANZIAMENTO FONDO SANITARIO.
Ripristino per gli anni 2013 e 2014 dei fabbisogni previsti per il Fondo sanitario nazionale (o quanto meno del finanziamento 2012 del Fsn), attraverso l’abolizione dei tagli approvati con L. 135/2012 (art. 15 comma 22) ‘spending review’ e dal Ddl Stabilità 2013, almeno per le Regioni che garantiscono la corretta e completa erogazione dei Livelli essenziali di assistenza mantenendo l’equilibrio di bilancio.
RIPARTO FONDI.
Impegno del Governo a definire indirizzi per il riparto del Fondo sanitario nazionale, che tengano conto dell’effettiva capacità delle Regioni di contribuire al Fondo e dei costi standard delle prestazioni sanitarie effettivamente erogate.
LIBERA CIRCOLAZIONE.
Garantire la libera circolazione dei pazienti all’interno delle strutture del Servizio sanitario nazionale. La questione è relativa a una norma approvata dalla Regione Campania, ma che probabilmente verrà adottata anche da altre Regioni, che sta applicando piani di rientro dal deficit, che preve la preventiva autorizzazione regionale per l’accesso a cure fuori regione.

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