Il Consiglio vara la Commissione Antimafia

Il Vicepresidente Cecchetti: "La lotta alle mafie sia sancita come principio anche nello Statuto". L’ infiltrazione criminale nell’economia legale con il riciclaggio".

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(red.) La Commissione antimafia regionale da speciale diventi permanente. E il principio di lotta contro tutte le criminalità a salvaguardia della pubblica amministrazione per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti e nei servizi sia recepito direttamente nello Statuto regionale, la Carta costituzionale di Regione Lombardia.
E’ quanto ha auspicato stamattina in Aula il Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) nel suo intervento nel corso della seduta con la quale l’Assemblea regionale lombarda ha dato il via libera all’istituzione di una Commissione speciale antimafia.
“I fatti della passata legislatura”, ha detto Cecchetti, “fanno riflettere.  Su questo aspetto c’è molto da fare e lavorare. Oggi Regione Lombardia è guidata da un Presidente come Roberto Maroni che nel ruolo di Ministro degli Interni ha fatto della lotta alla mafia e alla criminalità uno dei sui cavalli di battaglia, conseguendo risultati che tutti gli riconoscono”.
“L’ infiltrazione criminale nell’economia legale”, ha detto ancora Cecchetti, “si realizza maggiormente nelle fattispecie del riciclaggio, con il fenomeno usurario, il racket delle estorsioni, lo sfruttamento della prostituzione e nell’ambito degli appalti.  Si pensi ad esempio al settore degli appalti pubblici, dove la Dia  è stata impegnata sul versante della prevenzione delle infiltrazioni della delinquenza di stampo mafioso, con particolare riguardo ai lavori per le infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie, senza tralasciare opere di diversa natura”.
“Questa commissione dovrà dunque”, ha sottolineato Cecchetti analizzare le modalità di difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche dai condizionamenti della criminalità organizzata, con particolare attenzione verso Expo, la grande manifestazione del 2015 che se da un lato rappresenta un’importante sfida per la crescita economica e infrastrutturale della Lombardia, dall’altro non deve trasformarsi in
terreno fertile per infiltrazioni e malaffare delle organizzazioni mafiose”.
Anche nel bresciano sono stati diversi gli interventi che hanno portato alla luce infiltrazioni di stampo mafioso nel settore degli appalti, ma anche del riciclaggio dei rifiuti.
“Ecco perché”, ha concluso il Vicepresidente Cecchetti, “l’istituzione di una Commissione antimafia in Regione Lombardia rappresenta un forte segnale. Il suo lavoro sarà complesso e avverrà ad ampio raggio. Ci fornirà strumenti che permetteranno l’adozione di misure in grado di prevenire e contrastare l’infiltrazione mafiosa nel tessuto economico, produttivo, sociale e politico in Lombardia”.

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