“Irap? Eliminabile con nostro modello sanità”

Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Maroni, intervenendo alla presentazione del libro che celebra l'azienda farmaceutica Ciccarelli.

(red.) “Lo dirò al presidente incaricato Bersani: si potrebbe cancellare l’Irap, se fosse adottato il modello lombardo della sanità”. Lo ha spiegato al Circolo della stampa di Milano il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in occasione della presentazione del volume dal titolo ‘La formula del Capitano’, scritto da Marco Pasetti, amministratore unico della Farmaceutici Dottor Ciccarelli.
La storia di successo della Ciccarelli e del celebre dentifricio è lo spunto per parlare della tradizione familiare delle aziende lombarde: “Ho lavorato in una multinazionale americana a capitale diffuso, dove non c’era un azionista di riferimento”, ha ricordato Maroni. “Prudenza e volontà di investire nell’azienda erano alcune delle strategie in comune con l’esperienza della Farmaceutici Dottor Ciccarelli”. La Ciccarelli ha saputo resistere “alle lusinghe della globalizzazione”, mantenendo la capacità di essere “competitiva”.
Le aziende familiari sono la “forza trainante della nostra economia: si può essere competitivi anche senza avere soci globali o mondiali. È questo il modo di fare attività economica che dobbiamo sostenere e valorizzare. Come presidente della Regione Lombardia voglio dare il mio contributo per sostenere la capacità di internazionalizzazione delle piccole e medie aziende”.
Il sostegno delle istituzioni non può essere quello che Maroni indica come “il modello Fiat”, dei contributi a pioggia, ma il sostegno delle imprese, affinché possano vincere sul mercato globale.
Celebrare la storia secolare della Farmaceutici Ciccarelli è l’occasione di riflettere sulla gestione oculata del denaro pubblico. La nuova Giunta regionale”, ha sottolineato il presidente Maroni, “ha ridotto i compensi ed eliminato le auto blu. L’auto blu viene oggi utilizzata solo ed esclusivamente per spostamenti istituzionali”.
“Prossimamente”, ha annunciato, “porteremo in Consiglio regionale una Proposta di legge d’iniziativa della Giunta per eliminare moltissime delle prebende ai consiglieri, per quanto riguarda, per esempio, i rimborsi extra”. Semplice il criterio della Proposta di legge: “L’indennità del consigliere, che sarà molto ridotta, comprenderà tutte le spese, sarà omnicomprensiva. Sarà un segnale per riconciliare la politica con i cittadini”.
Sul tema dei costi Maroni presenta al Circolo della stampa un’altra proposta concreta per ridurre i costi della macchina amministrativa. “Le nove Province abolite dalla Regione Sicilia”, ha domandato al pubblico, “da quante Unioni dei Comuni saranno sostituite? Si parla di 20, 25, 30 Unioni dei Comuni. Siamo sicuri che questo non creerà maggiori costi per l’erario?”. Alla luce di questa riflessione il presidente della Regione propone di “abolire tutti i livelli intermedi che esistono tra Comuni e Province e tra Province e Regione. Ci sono un sacco di enti che possono essere chiusi: le Comunità montane, i Consorzi, gli Ato. La gestione dei parchi deve essere affidata ai Comuni o alle Province: questo è l’impegno che io posso prendere come presidente della Regione”.

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