Maroni ufficialmente insediato al Pirellone

"Primo impegno per il lavoro", ha detto il neogovernatore assumendo l'incarico in Regione. "Migliorare le cose perché ho l'ambizione di fare meglio di chi mi ha preceduto".

(red.) Molti pensavano che le prime preoccupazioni del nuovo governatore della Lombardia, Roberto Maroni, sarebbero arrivate dal settore della sanità, investito da diversi scandali giudiziari (l’ultimod ei quali ha sfiorato anche il bresciano) mentre il presidente della Regione ha impiegato poco tempo per capire che il tema piuù caldo del momento è il fronte autostradale ed è subito corso ai ripari.
Ufficialmente nominato presidente di Regione Lombardia con la proclamazione da parte della Corte d’Appello e il passaggio di consegne con il suo predecessore Roberto Formigoni (ora senatore del Pdl), avvenuto lunedì mattina a Palazzo Lombardia, l’ex ministro dell’Interno ha detto di essere emozionato e che intende “continuare il buon governo che c’è stato in questi anni, valorizzare le eccellenze e migliorare le cose perché ho l’ambizione di fare meglio di chi mi ha preceduto”.
A partire dalle infrastrutture in costruzione in Lombardia, come scrive Milano Finanza, che sottolinea come da mesi si elencano le difficoltà che stanno attraversando. Le azioni delle società fanno capo alla Provincia di Milano che attraverso Asam controlla la maggioranza assoluta di Serravalle che a sua volta è azionista di controllo di Pedemontana Lombarda e socio di maggioranza di Tem, holding dalla quale dipende Tangenziale Esterna, la società che operativamente dovrà realizzare la nuova Tangenziale est esterna di Milano, di interconnessione con la direttissima Brescia-Bergamo-Milano, Bre.Be.Mi.
Ma se Palazzo Isimbardi è l’azionista di riferimento, la Regione Lombardia è sia il concedente, cioè l’autorità che presiede e controlla i lavori (attraverso Cal, Concessioni autostradali lombarde), sia l’ente politico che in quanto azionista forte di Expo 2015 ha la responsabilitàdell’esecuzione delle grandi opere nei tempi previsti.
Maroni ha subito preso in mano il dossier e nei giorni scorsi ha indetto una riunione sul tema. Le indicazioni emerse sono state inequivocabili e in parte hanno sconfessato la linea sin qui tenuta dai vertici di Serravalle. Maroni è stato inflessibile, spalleggiato anche da Cal, banche e costruttori e ha preso un impegno politico affinchè tutta l’autostrada venga completata in tempo per l’Expo.
Il segretario federale della Lega Nord ha anche detto che “Da oggi siamo al lavoro: ci sono tante urgenze, a partire dal lavoro e dalla crisi economica. Il problema del finanziamento alla cassa integrazione in deroga sarà il primo punto all’ordine del giorno. Poi ci sono le infrastrutture e la macroregione, necessaria per poter aumentare il potere contrattuale con il governo”.
Il neo-presidente ha annunciato che chiederà al presidente uscente del Consiglio regionale (il leghista Fabrizio Cecchetti) di convocare la prima seduta dell’Aula per giovedì 28 marzo.


            
            
           
        

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