Il Tar annulla il concorso per presidi

Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso contro il ministero dell'Istruzione di oltre 100 aspiranti dirigenti scolastici. Buste troppo trasparenti, esame da rifare.

(red.) Il Tar della Lombardia ha annullato il concorso a dirigente scolastico. I cartoncini sui quali erano scritti i nomi dei candidati erano contenuti in buste dalla consistenza ”molto modesta, al limite della trasparenza”, violando cosi’ il principio dell’anonimato. Chi correggeva, infatti, poteva con facilità leggere di chi fosse il compito.
Il tribunale amministrativo ha accolto così il ricorso contro il ministero dell’Istruzione presentato da piú di cento aspiranti dirigenti scolastici di tutta la regione.
Al concorso, indetto a livello nazionale, hanno partecipato 32mila insegnanti in tutta Italia, 5 mila in Lombardia.
Dai giudici amministrativi della Lombardia è arrivato l’annullamento delle prove scritte, con la conseguente sospensione della nomina dei vincitori prevista per fine mese. ”Per evitare un grave danno erariale alle casse dello Stato proprio mentre e’ in corso di conversione il decreto legge sulla spending review”, il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, rinnova al ministro Profumo la richiesta di sospendere la nomina di tutti i presunti idonei del concorso a dirigente scolastico in attesa dell’udienza del Tar Lazio del prossimo 22 novembre che riguarda oltre 8.000 ricorrenti.
Il sindacato ha denunciato l’irregolarità delle prove di preselezione in tema di correttezza dei quesiti e di gestione della procedura concorsuale e ha chiesto la rinnovazione dell’intera procedura.
”Da parlamentari di diversi schieramenti sono pervenute interrogazioni sul tema. A questo punto”, ha detto Pacifico, “buon senso vorrebbe di congelare la nomina dei presunti vincitori che potrebbero essere bocciati dai tribunali della Repubblica. Lo avevamo detto più volte: questo concorso era da rifare. Speriamo che il ministro Profumo questa volta ci ascolti prima di programmare ulteriori tagli di spesa dovuti ai costi di un cattivo funzionamento della selezione dei dirigenti della scuola”.
Ma a settembre, senza la nomina di nuovi presidi, tante scuole statali saranno allo sbando. Lo afferma la Disal (Dirigenti Scuola Autonome e Libere) che registra ”con rabbia e costernazione” la sospensione del concorso dirigenti scolastici in Lombardia dopo la Sentenza del locale Tar ”che, diversamente da tutte quelle finora emanate dai vari Tar, invece che limitarsi ad ammettere con riserva i ricorrenti, ha bloccato l’intera procedura regionale”.
A Brescia era attesa la copertura di 60 posti dirigenziali, sui 355 messi a disposizione.
Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Colosio, ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato: la richiesta è quella di poter avere una sentenza entro agosto, così da riprendere gli esami orali e procedere poi alle nomine.
Dall’Usp di Brescia nessun commento ufficiale, ma la direttrice Maria Rosa Raimondi, conferma la situazione di emergenza in cui, all’avvio del prossimo anno scolastico, potranno trovarsi le scuole della provincia con la vacanza di oltre 60 posti da preside.

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