Caso Maugeri: “Querele per diffamazione”

Il presidente Roberto Formigoni ha dato mandato di procedere per vie legali contro gli organi di informazione che hanno legato le vicende della clinica a quelle del Pirellone.

(red.) Il presidente Roberto Formigoni ha dato mandato sabato mattina ai legali di Regione Lombardia di procedere a “querele per diffamazione e a richieste danni nei confronti di quelle testate giornalistiche e radio televisive che hanno parlato o stanno parlando delle vicende legate alla Fondazione Maugeri come di vicende riguardanti Regione Lombardia”.
“Tale asserito legame tra le vicende emerse e le responsabilità di Regione Lombardia”, si legge in una nota del Pirellone, “è del tutto inesistente e insussistente. Nell’indagine sulla Maugeri non è indicata nessuna responsabilità di persone o strutture rappresentanti delle Regione stessa. In altri termini”, viene spiegato, “non c’è nessuna indagine su politici o funzionari di Regione Lombardia”.
“Speciosi e offensivi”, vengono definiti anche “i riferimenti ad un ex assessore regionale quando non sia specificato che egli operò oltre 20 anni fa, nella fase politica precedente. Anche su questo”, viene precisato, “i legali intenteranno le dovute azioni”.
Regione Lombardia ribadisce che le “vicende emerse riguardano un’azienda integralmente privata su cui la Regione non ha nessun dovere e nessun potere di controllo. La Regione acquista le prestazioni sanitarie di questa come di altre aziende, controlla la qualità, l’appropriatezza e la congruità del prezzo di tali prestazioni. E nessuno può mettere in dubbio l’eccellenza delle prestazioni offerte finora dalla Fondazione Maugeri”.
“La furia antipolitica e il gusto cinico alla ricerca del sangue che si esercita in particolare contro la nostra Regione”, conclude il comunicato, “non giustificano in nessun modo le falsità diffuse da organi di stampa e radio televisivi. Contro di loro”, viene ribadito, “saranno intentate le giuste azioni a tutela del buon nome della Regione”.

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