“Estraneo ai fatti, nessun passo indietro”

Così il presidente del Consiglio regionale Davide Boni in apertura di seduta al Pirellone. "Fiducia nella magistratura che ha tempi diversi da quelli dei media".

(red.) “Ribadisco la mia estraneità a fatti e la piena fiducia nel lavoro che sta facendo la Magistratura.  Proprio per questo intendo andare avanti nel mio lavoro, a difesa delle istituzioni e al servizio del popolo lombardo”.
In un breve intervento di poco più di due minuti, martedì, nell’Aula del Consiglio regionale, il Presidente Davide Boni (Lega Nord), ha sottolineato che non intende fare nessun passo indietro e per la prima volta ha parlato davanti al Consiglio della vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto.
Insieme con lui, allo stato attuale, sono dieci le persone indagate al Pirellone, tra cui il bresciano Franco Nicoli Cristiani che, secondo la procura di Milano, insieme con Boni e con Massimo Buscemi, ex assessore regionale (non indagato), avrebbero costituito una “triade” capace di muovere tangenti per assegnare lavori pubblici agli impenditori. Il politico bresciano è attualmente ai domiciliari, accusato di avere intascato una mazzetta finalizzata alla realizzazione di una discarica nel Cremonese.
Boni ha spiegato che la scorsa settimana, durante il dibattito scaturito in seguito alla richiesta delle minoranze di discutere una mozione con la quale gli si chiedeva di valutare la possibilità di rassegnare le dimissioni, aveva deciso di sedersi fra i banchi del Gruppo consiliare della Lega Nord “perché rispettoso delle Istituzioni”.
“Non potevo”, ha sottolineato, “seguire dalla Presidenza un dibattito che  apriva a una riflessione sull’atteggiamento della mia persona. Ecco perché ho sentito il dovere di scrivervi, di mettere per lettera alcune mie considerazioni .
Boni ha poi aggiunto: “I toni e gli accenti che si sono succeduti però mi inducono oggi a prendere la parola in quest’Aula e ribadire la mia estraneità ai fatti contestatemi”. Per il presidente del Consiglio regionale si tratta di “tempi mediatici che poco si coniugano con quelli della giustizia”.
“Tante cose le ho apprese dai giornali. Non mi sottraggo al confronto, tutt’altro. Trovo però irrispettoso che quest’ Aula sia per qualcuno il luogo giusto per rispondere alle insinuazioni. Qui si dibatte di etica e di politica, aspetti sui quali io non ho nessuna remora a favorire un dibattito serio tre le forze politiche”.  Quindi Boni ha chiuso il suo intervento riaffermando la sua volontà a “non fare passi indietro”: “Ribadisco la mia fiducia nei confronti dell’azione della magistratura e nel contempo continuerò a fare il Presidente di questo Consiglio regionale.”

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