Caso Boni, la Brebemi nell’inchiesta?

L'imprenditore Pierluca Locatelli sarebbe stato sentito in Procura a Bergamo. L'autostrada, infatti, comparirebbe negli atti a carico del presidente del Consiglio regionale.

(red.) La Procura a Milano, dopo avere ascoltato venerdì i “testi” nell’inchiesta aperta su un presunto “sistema Pdl-Lega” che avrebbe al centro una “triade” di ex assessori regionali (Davide Boni, attualmente presidente del Consiglio lombardo, ma già responsabile dell’Edilizia, il bresciano Franco Nicoli Cristiani, titolare del Commercio e Massimo Buscemi, ex alla Cutura), sta investigando anche sulla Bre.Be.Mi, la Direttissima Brescia-Bergamo-Milano.
L’autostrada infatti comparirebbe anche negli atti dell’inchiesta che vede il presidente del Consiglio regionale rispondere di corruzione.
A Bergamo, mercoledì, nella sede della Procura, si sarebbe svolto l’interrogatorio di Pierluca Locatelli,  l’imprenditore di Grumello del Monte coinvolto nella vicenda della discarica di Cappella Cantone,nel Cremonese, per la quale avrebbe versato mazzette all’ex vicepresidente al Pirellone, Nicoli Cristiani (100 mila euro) e ad un ex dirigente Arpa, Giuseppe Rotondaro (10mila euro) per ottenere facilitazioni per la trasformazione del sito, un’ex cava.
I verbali di Locatelli sono stati secretati (come già quelli di Cristiani e Rotondaro), ma che la costruenda Bre.Be.Mi sia una parte importante del fascicolo milanese lo si deduce da un’intercettazione registrata dal telefono dell’imprenditore bergamasco che sarebbe quindi poi sentito dai giudici di piazza Dante.
La procura orobica ha però smentito di avere ascoltato l’indagato  .

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