“Nuovi ticket? Solo per i redditi alti”

Così l'assessore regionale Luciano Bresciani sui tagli previsti dal Governo al settore Sanità. 'Garantire ai cittadini l'abbattimento dei costi, e non dei servizi''.

(red.) ”Garantire ai cittadini l’abbattimento dei costi, e non dei servizi”. E, se si dovesse arrivare a nuovi ticket imposti dal Governo, ”rivedere le esenzioni di patologia solo per le fasce alte di reddito”.
Il discorso di Luciano Bresciani, assessore lombardo alla Sanità, è chiaro: ”La nostra Regione è virtuosa e dovrebbe essere esentata dai tagli”, così come prevede un sistema federalistico. Eppure, i tagli contenuti nella manovra colpiscono allo stesso modo sia chi gestisce bene i conti, sia ”Regioni che sfondano il bilancio e non sono in grado di gestirlo”.
I numeri riportati dall’assessore descrivono chiaramente la gravitàdella situazione per la sanità: ”Il ministro della Salute ha previsto per beni e servizi un taglio di 750 milioni nel 2013, e di 1,1 miliardi nel 2014. Per la farmaceutica ci sarà un taglio del 40%, pari a 1 miliardo, nel 2013, e di un altro miliardo nel 2014. Ancora, per i dispositivi medici il taglio è di 750 milioni nel 2013 e di altrettanti nel 2014”.
Ma le disposizioni ministeriali, aggiunge Bresciani, contengono ”un altro punto, crucialissimo: dei nuovi ticket per la povera popolazione, aggiuntivi rispetto a quelli storicamente esistenti e aggiuntivi a quello di 10 euro per la specialistica”.
Per far fronte a questi numeri, la Lombardia ha in cantiere dei progetti già avviati: ”Andremo a cercare con la lanterna i costi impropri, anche se la maggior parte li abbiamo già abbattuti. Sottolineeremo l’importanza dell’appropriatezza e della corresponsabilità del cittadino, in modo che chieda al sistema sanitario solo quel che è necessario, e tutto quello che è necesario”.
A questo si aggiunge la già avviata riorganizzazione delle funzioni sul territorio, l’area per i pazienti sub-acuti e l’area per i cronici: tutte direzioni ”che consentiranno economia di funzioni e quindi abbattimento di costi”. Le stesse proposte saranno illustrate anche in Conferenza Stato-Regioni per il contenimento dei costi anche per le altre Regioni, insieme all’obiettivo di saldare i pagamenti a 90 giorni ”che in Lombardia arriva anche a 64”.
Per i tagli di queste manovre ”ho visto preoccupati i pensionati, e le fasce di popolazione meno abbienti”, conclude Bresciani, “certo non quelle più ricche. E’ per questo che se il Governo arrivasse davvero ad applicare nuovi ticket in futuro, noi rivedremo le esenzioni di patologie solo per le fasce alte di reddito”.

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