Escavazione, rinviato l’aumento delle tariffe

Sì è opposto il capogruppo del Pdl, Paolo Valentini: "E' necessario un ulteriore approfondimento perché ci troviamo davanti al rischio di possibili ricorsi al Tar".

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(red.) Rinviato alla seduta del 25 ottobre il provvedimento che aggiorna le tariffe per l’escavazione, approvato all’unanimità la scorsa settimana in commissione Ambiente con un incremento economico per i settori di sabbia e ghiaia e delle pietre ornamentali (restano invece invariate le altre categorie).
La sospensione del provvedimento è stata richiesta dal capogruppo del Pdl Paolo Valentini e, come previsto dal regolamento del consiglio regionale, approvata in conferenza dei capigruppo con il favore di Pdl, Lega Nord, Pd, Udc e Pensionati (contrari solo Idv e Sel). “E’ necessario un ulteriore approfondimento -ha detto Valentini- perché ci troviamo davanti al rischio di possibili ricorsi al Tar.
Inoltre non capisco perché solo per un settore su cinque si introduca un aumento di tariffa del 127% lasciandone invece invariate altre tre: piuttosto, se vogliamo tutelare davvero il territorio – ha concluso il capogruppo –  dobbiamo farlo con normative e provvedimenti specifici e incisivi, non solo limitandoci ad aumentare alcune tariffe di escavazione”.
Il nuovo tariffario era uscito dalla commissione così formulato: sabbia e ghiaia 1 euro al metro cubo cavato; argilla 0,52 euro al metro cubo; torba 1,60 euro al metro cubo; pietre ornamentali 5 euro al metro cubo; rocce a usi industriali 0,46 euro al metro cubo; pietrischi 0,46 euro al metro cubo.
Secondo le spiegazioni fornite dai tecnici dell’assessorato regionale, le nuove tariffe di escavazione, riferite al biennio 2010-2011, entreranno comunque in vigore solo dopo la definitiva approvazione in Consiglio regionale, non potranno avere valore retroattivo e avranno validità fino a nuova e successiva modifica.

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