A Brescia il bambino rapito dal padre otto anni fa e portato in Perù

Il bimbo, all'epoca di 4 anni, è stato trattenuto dal padre in Perù nonostante le sentenze dei tribunali italiano e sudamericano avessero sancito l'affido esclusivo alla madre, un'ostetrica 39enne bresciana.

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Brescia. Ha fatto rientro in Italia e a Brescia il bambino (ora 12enne) portato in Perù dal padre 8 anni fa e mai più riconsegnato alla madre, che ne detiene l’affido esclusivo, così come stabilito sia dal tribunale italiano sia da quello del sudamericano.
La mamma, un’ ostetrica bresciana 39enne, è atterrata con il figlio domenica sul suolo italiano. Ha combattuto una durissima battaglia legale per far sì che il bambino, nato dalla relazione, poi naufragata, con il padre di origini peruviane, potesse ritornare con lei.

Venerdì scorso è avvenuto, dopo quattro anni che non si vedevano, l’incontro tra la 39enne ed il figlio, sottratto all’abbraccio della madre quando ne aveva solo 4, attraverso un escamotage messo in atto dal padre che aveva organizzato un viaggio di poche settimane per far conoscere la famiglia al bambino e salutare la nonna che, secondo il racconto, stava per morire.

Da quel momento il piccolo è rimasto in Perù, bloccato nelle maglie della giustizia e dai pretesti di presunte malattie che avrebbero impedito al padre di riportarlo in Italia.
Il mese scorso, la Cassazione di Lima ha emesso l’ultima sentenza con la quale viene stabilito l’affido esclusivo alla madre che ha così potuto riportare il figlio a casa, dove lui stesso, da tempo, chiedeva di tornare. In mezzo, tanti anni di attesa, in cui quello che all’epoca era solo un bambino, è diventato un ragazzino di 12 anni.
Nei confronti del padre, a Brescia, è ancora aperto un fascicolo per trattenimento di minore.

 

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