Lettere al direttore

Restiamo umani ai candidati alle elezioni politiche: «Coraggio per riformare la legge sulla cittadinanza»

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Brescia. Alle candidate e ai candidati alle elezioni politiche 2022 nelle circoscrizioni di Brescia e provincia.
Avete scelto una grande responsabilità ponendovi al servizio della comunità per portare nel Parlamento istanze di diritti e democrazia. Camminando nelle strade delle nostre città e dei nostri paesi è facile capire come la società
sia profondamente cambiata con la ricchezza di tante persone diverse, una complessità culturale e biografica che le rendono più varie, ricche e plurali.
Le donne e gli uomini costituenti hanno immaginato, con straordinaria lungimiranza, il futuro che oggi ci appartiene, quando hanno scritto l’art. 3 che riconosce a tutte e tutti pari dignità sociale senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche, condizioni personali e sociali.

Ma l’evidenza delle grandi disuguaglianze, fomentate dalle leggi che nel tempo hanno strutturato un razzismo sistemico, richiedono di portare coraggio nel Parlamento.
• L’Italia è un paese in declino demografico che necessita di donne e uomini giovani per supportare l’economia e lo stato sociale; eppure, la legge Bossi-Fini, vincolando il permesso di soggiorno al contratto di lavoro e alla disponibilità economica, ha creato un esercito di nuovi schiavi.
• In Italia il censimento del 1991 registrò la presenza di 356.159 cittadine e cittadini stranieri residenti. Oggi le cittadine e i cittadini di origine straniera residenti in Italia sono 5 milioni e 382 mila. La Legge sulla cittadinanza ha ormai 30 anni e un’intera generazione di alunne e alunni (il 10% della componente studentesca) è ritenuta dalle nostre leggi “straniera”, tranne quando va ad arricchire il medagliere delle vittorie sportive.
• Nel mare mediterraneo, nel 2021, sono morte “ufficialmente” 3231 persone. Al 14 agosto 2022 sono “stimate” 962 persone morte. Non conosciamo il numero dei respingimenti illegali e non abbiamo dati relativi ai morti e ai violenti respingimenti, praticati da stati europei, nei confronti di profughi che giungono attraverso la rotta balcanica. Oxfam ci informa che dal 2017, oltre 80 mila migranti sono stati riportati nell’inferno dei centri di detenzione dalla cosiddetta Guardia Costiera libica; di questi, oltre 1.200 minori solo l’anno scorso.
• L’accordo Italia-Libia sul contenimento dei flussi migratori è costato ai contribuenti italiani, solamente per le missioni militari ad esso collegate 962 milioni di euro, di cui circa 207 milioni nel 2021, anno in cui i finanziamenti destinati al blocco dei flussi migratori sono cresciuti di mezzo milione di euro ma che non sono serviti a fermare le morti in mare.

Chiediamo quindi coraggio per Riformare la legge sulla cittadinanza garantendone il diritto per chi nasce, per chi cresce e per chi vive stabilmente in Italia, con procedure più rapide e criteri certi. E’ indispensabile che la
legge sia adeguata alle caratteristiche dell’Italia di oggi, in vista dell’Italia di domani: interculturale, inclusiva, solidale.
Superare la legge Bossi-Fini ed attivare canali di ingresso regolari per i migranti in Italia e in Unione europea.
Interrompere l’accordo Italia-Libia procedendo all’evacuazione dei centri di detenzione in Libia.
Ripristinare il sistema istituzionale di ricerca e soccorso nonché tenere aperti corridoi umanitari.
Riconoscere il ruolo fondamentale delle organizzazioni umanitarie nella salvaguardia della vita umana in mare e sulle rotte di terra e porre fine ad azioni che hanno il chiaro intento di limitare la loro iniziativa.
Ridurre al minimo i tempi di attesa per la concessione di un porto.
Assumere costantemente azioni di pace disarmata nei teatri di guerra, a cominciare da Russia e Ucraina, e in tutti i luoghi dove insistono conflitti e la negazione dei diritti umani.
Siamo consapevoli che queste scelte richiedono coraggio, competenza e un chiaro impegno nelle istituzioni per legiferare in tal senso.
Pensiamo che questo sia l’unico modo per svolgere il ruolo di parlamentare nel rispetto della Costituzione e delle cittadine e cittadini che sarete chiamati a rappresentare.
Sicuri della vostra attenzione, ci aspettiamo un sollecito confronto.
Cittadine e Cittadini resistenti al razzismo e al fascismo
Rete Restiamo Umani Brescia

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