Lettere al direttore

Sicurezza sul lavoro, “Istituire corso di Laurea specifico”

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Una strage senza fine. Ogni giorno la cronaca riporta di incidenti mortali sul lavoro sommando nella strage hobbistica familiare.
Il Primo Maggio 2022 sottolineerà l’importanza crescente in questo momento storico di temi come lavoro, unità, partecipazione, futuro e servizio pubblico, acquisendo in queste speciali circostanze un significato ancora più simbolico e profondo. Un messaggio non prigioniero dell’attualità, bensì volto a disegnare i tratti del futuro prossimo con fiducia e consapevolezza, in cui è il lavoro che ricostruisce il Paese. Purtroppo, la sicurezza, sul Lavoro, viene spesso associata a burocrazia, documentazione e a un rallentamento delle attività produttive, alla noia della formazione-informazione, finendo ai margini delle attività aziendali. Nel Paese manca l’ardire per una reale cultura della prevenzione, che va costruita iniziando dai banchi di scuola, conservandola poi nel tempo con adeguati interventi di informazione e formazione continua per tutti gli attori del ciclo formativo e produttivo.
Quante volte ho proposto di realizzare-attivare nella Statale Università degli Studi di Brescia, di inserire come “obbligo” di esame in ogni corso di Laurea “la cultura della sicurezza-prevenzione”. Istituire un Corso di Laurea specifico alla professionale in Sicurezza Ambiente Lavoro e Tecniche della Protezione Civile e Sicurezza del Territorio, avendo nella nostra Lombardia una enorme sensibilità professionale di donne e uomini nella Protezione Civile.
Avendo l’attuale Rettore Prof. Maurizio Tira Ordinario del Territorio, Ambiente essendo il sistema educativo di istruzione e di formazione Universitario è organizzato in base ai principi della sussidiarietà e dell’autonomia previsti dal proprio Statuto dai principi di empatia e creatività. Per uscire da questa grave crisi è urgente dotare il nostro Paese di servizi di orientamento professionale e di formazione che rendano i lavoratori capaci di rispondere con una marcia in più alla fame di personale qualificato e specializzato di cui soffrono le imprese. Per questo c’è bisogno oltre l’Istruzione-Formazione, anche di un sindacato capace di assumere come proprio il mestiere di intelligenza collettiva dei lavoratori, dei tirocinanti, che li guida nella valutazione dei piani industriali innovativi e in sicurezza, per la contrattazione su di essi, e al tempo stesso il ruolo di partner dell’imprenditore nella progettazione di nuove forme di organizzazione del lavoro e di spartizione dei frutti dell’impresa.
Non c’è nulla di meglio che un nuovo Statuto dei lavoratori, ma soprattutto proporsi di realizzare nei fatti, questo rovesciamento della visione tradizionale del mercato del lavoro e del ruolo del sindacato e Istituzioni Formative, preziosa per aiutarci trovare la via d’uscita dalla crisi di sistema e di troppe morti-lavoro che stiamo attraversando. La Regione Lombardia obblighi-attivi un percorso culturale-esame dall’asilo all’Università, nel solco della prevenzione Sicurezza e cultura della Protezione Civile.
Utilizzando i Volontari come supporto alla didattica. Insegnare ai ragazzi la cultura della sicurezza sul lavoro, permette di crescere future generazioni di lavoratori e datori di lavoro con una consapevolezza diversa non solo del rischio-prevenzione, ma del diritto alla vita.

Celso Vassalini

(ex componente nel Cda della Statale-UNIBS, attuale volontario Vice Presidente Aifos-Protezione Civile)

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