Lettere al direttore

Croazia, quando la protezione del più debole ridà senso alla politica

(red.) A 3 giorni dalla celebrazione della memoria dell’olocausto, memoria che non è tanto e solo ricordo ma carne viva, pensiero, coraggio di vedere dentro le cose che accadono oggi, quattro parlamentari europei sono stati inseguiti e bloccati dalla polizia croata, nel territorio della Croazia, paese entrato nell’Europa nel 2013, per impedire che potessero raggiungere il posto di controllo dove ogni giorno, da mesi e mesi, migranti e richiedenti asilo vengono ricacciati indietro.
Cosa c’è da nascondere, se vengono rispettate le norme internazionali, come il governo croato dichiara, tanto da fermare con un cordone di polizia i quattro parlamentari europei Benifei, Bartolo, Majorino, Morretti, forse perché non vedano quanto di disumano sta accadendo al confine con la Bosnia?
Forse che nessuno deve vedere quello che succede nel bosco?

E’ del giugno scorso l’articolo del Guardian sul trattamento inumano perpetrato dalla polizia croata sui richiedenti asilo, a conferma di quanto già denunciato da Amnesty International mesi prima e dal Centro studi per la pace di Zagabria .
Grazie all’intervento degli ambasciatori italiani a Zagabria e a Sarajevo la situazione si è sbloccata e in serata c’è già stato un incontro sulla situazione dei migranti con Oim e alcune Ong attive in loco.

Il gesto dei parlamentari europei ha ridato senso alla politica, che è in primo luogo riconoscimento e protezione dell’altro, sia esso il cittadino e la cittadina soli, nella povertà, nell’ambiente malato, nella fragilità di servizi di cura, sia esso il migrante, il richiedente asilo, cittadini e cittadine del mondo, del nostro mondo comune.
È lo stesso gesto di “io accolgo”, che dà voce a a chi, come i parlamentari europei, vuole essere testimone e attore, col Progetto vite sospese, perché non vuole vivere in un mondo fondato sull’odio e sulla paura, ma sulla solidarietà e la libertà.
Si chiama politica, si chiama coraggio, si chiama governo.
Come uomini e donne che ogni giorno agiamo la politica, non possiamo girarci dall’altra parte.
Donatella Albini capogruppo Sinistra a Brescia, Laura Parenza capogruppo Partito Democratico, Mirco Biasutti, Anna Braghini, Andrea Curcio, Lucia Ferrari , Giovanna Foresti, Anita Franceschini, Giuseppe Gorruso, Roberto Omodei, Angela Maria Paparazzo, Marco Pozzi, Monica Rovetta, Diletta Scaglia, Giuseppe Ungari, Fabrizio Benzoni Capogruppo Bresciaperpassione, Dionigi Guindani, Francesco Patitucci capogruppo
Civica Del Bono, Guido Galperti.

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