Lettere al direttore

Via Milano, Movimento Nonviolento contro le prevaricazioni della Locale

Da quasi 50 anni storica presenza nel quartiere di via Milano, il Movimento Nonviolento di Brescia partecipa alla manifestazione per la sicurezza in programma sabato 24 ottobre dalle ore 15 ai giardini di via Bevilacqua, per denunciare il nuovo atto di prevaricazione che vede come autore un agente della Polizia Locale.

In tutto il quartiere da anni numerosi gruppi, associazioni e comitati lavorano per una politica di reciproca conoscenza e integrazione delle molteplici e diverse realtà che qui convivono.

 

L’accoglienza è la storia del nostro quartiere sin da quando, nei lontani anni ’50, esso si popolò di lavoratori provenienti da tutta Italia e, successivamente, pure quando dalla Libia giunsero per abitarlo diversi profughi.

I tentativi di insediamento fatti provocatoriamente da minoranze estranee e xenofobe sono stati pacificamente e solidaristicamente respinti (si veda, ad esempio, l’apertura fantasma di una sede di Forza Nuova in occasione delle ultime elezioni comunali).

Per questo siamo sorpresi del fatto che in tale realtà trovino spazio comportamenti come quelli testimoniati e documentati dai filmati relativi ai fatti della settimana scorsa, con il “fermo” di un concittadino del quartiere.

 

Abbiamo denunciato per  anni con le nostre ore di silenzio  in Piazza Rovetta i provvedimenti razzisti e repressivi adottati in particolare  anche da precedenti amministrazioni comunali. Ora, da una amministrazione comunale diversa ci aspettiamo comportamenti diversi e provvedimenti adeguati, anche a tutela della credibilità della nostra Polizia Locale.

Riteniamo pure necessario un impegno per la fuoriuscita da una mentalità unicamente repressiva negli atteggiamenti e nei rapporti con i cittadini e, più in generale, con tutti gli abitanti, impegno che deve tradursi nella organizzazione di corsi di formazione specifici sulle modalità e i limiti che la Polizia Locale e tutte le forze dell’ordine debbono tenere verso le persone. A tal proposito, chiediamo che siano previsti incentivi per questi corsi, così come è stato fatto di recente con l’indennità per il porto d’armi per difesa personale.

Adriano Moratto,   per il Movimento Nonviolento

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