Lettere al direttore

Inchiesta camici in Lombardia: Salvini si schiera con Fontana

Salvini, difende il governatore Fontana e attacca la magistratura parlando di “malagiustizia”.
Lui che che ogni giorno, a dispetto di 49 milioni, parla di legalità; lui che va a Capaci a rendere omaggio, a Giovanni Falcone, in Lombardia cambia faccia e al cospetto delle indagini sull’operato del governatore della Lombardia, parla di “malagiustizia”
Certo lo Stato di diritto ci consiglia di essere sempre e comunque garanti rispetto agli indagati che in quanto tali non sono, appunto, da considerare condannati.

Certo nell’attesa delle indagini su Fontana per un appalto sanitario assegnato ai suoi familiari nei mesi del Covid, sperando di arrivare rapidamente alla verità, non bisogna dimenticare, nella pur garanzia per il presidente Fontana, che nella terra di mezzo rimangono i diritti lesi delle migliaia di parenti delle oltre 16 mila vittime lombarde. Un grido di dolore che Salvini pare ignorare preferendo, alla garanzia di giustizia dei cittadini lombardi, farsi garante di Fontana. Tutto legittimo naturalmente, come legittimo è Il Comitato Noi Denunceremo – Verità e giustizia per le vittime di Covid-19 nato nel periodo in cui i crematori di Bergamo erano ormai al collasso e i cittadini deceduti di quel territorio venivano portati fuori regione per essere cremati, per un bisogno di giustizia e di verità, per dare pace ai morti che non hanno potuto avere una degna sepoltura, per chiedere a chi ha sbagliato di  assumersi le proprie responsabilità: per avere Giustizia.
Come legittima è la richiesta di M24A-ET Lombardia di far commissariare la sanità lombarda a garanzia proprio dei cittadini lombardi. Salvini ha fatto legittimamente la sua scelta, noi di M24A-ET anche.

Massimo Mastruzzo, referente regionale della Lombardia per M24A-ET

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