Lettere al direttore

Lombardia, per andare veloce forse hai superato il limite

In questa Regione l’economia ha dettato le regole, e la nave Lombarda si è lasciata spingere alla deriva dal vento accecante del denaro macinando miglia davanti a tutto e a tutti.
Che questo fosse un azzardo lo hanno svelato questi primi mesi di tempesta, nel mare in burrasca non galleggi saturando ogni spazio disponibile sulla nave, e se occupi anche lo spazio destinato alle scialuppe, il rischio di avere delle vittime diventa una certezza.
La Lombardia si è impegnata in una crescita a dismisura, consumando avidamente risorse territoriali e ambientali, divenendo di fatto un immenso insediamento economico e umano, votato quasi unicamente alla produzione di utili…a prescindere dalle conseguenze.
Le classi dirigenti al timone di questa Regione hanno fallito, e se al momento si è scongiurata la stessa fine del Titanic, lo si deve esclusivamente a quei cittadini che in Lombardia, indipendentemente da chi li dirige, hanno reagito al meglio.
M24A-ET Lombardia sottoscrive a tal motivo un documento, che esprime la naturale declinazione del concetto di Equità Territoriale: declinazione politica e ambientale. Lo fa insieme a realtà locali, comitati, associazioni, partiti, per chiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare di fermare e ripensare l’opera per la costruzione “dell’autostrada” della Valtrompia. Sono anni che viene annunciata l’imminente apertura dei cantieri ma, dopo 3 anni dall’ultimo accordo tra Anas e impresa appaltatrice delle opere, il nuovo progetto non è ancora stato approvato formalmente.
Le primissime opere di preparazione del cantiere, avvenute nel 2019, tuttavia, hanno già evidenziato problemi di forte inquinamento del terreno dove è prevista l’opera, tanto è vero che è in corso un procedimento penale oltre ad una procedura di bonifica.
Chiediamo l’utilizzo diverso sul territorio bresciano di quei 258 milioni stanziati per 7Km inutili di strada. Pensando a quello che deve essere la mobilità del futuro, sempre più compatibile con il rispetto dell’ambiente, questo è ciò che chiedono associazioni e forze politiche, che hanno sottoscritto il documento, allo scopo di porre fine ad una vicenda tragicomica che ha evidenziato tutti i limiti della politica e dell’imprenditoria locali nel progettare il futuro.
Pensare di correre sempre più forte e all’infinito, umanamente e ambientalmente corrisponde ad una corsa in auto con l’autista bendato, e se al volante si piazzano gli stessi timonieri che hanno già portato alla deriva i cittadini lombardi, lo schianto sarà inevitabile.

Massimo Mastruzzo, Referente regionale della Lombardia per M24A-ET

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