Lettere al direttore

Daspo urbano, appello ai consiglieri per votare contro

Gentili consigliere e consiglieri comunali, vi scrivo in occasione del vostro appuntamento di mercoledì 11 dicembre, quando sarete convocati per decidere se inserire o meno nel Regolamento comunale di polizia urbana le disposizioni del decreto Salvini-Minniti. (daspo urbano). Non c’è bisogno che vi ricordi quanto le realtà che lavorano nell’accoglienza, di cui molte bresciane, continuino a chiedere l’abolizione di quel decreto.

 

Lo ripetono tutte le voci democratiche: in quella legge sono incluse disposizioni figlie della politica dell’odio e che si accaniscono specialmente contro comportamenti (parcheggiatori o venditori abusivi per esempio) che, nella maggioranza dei casi, sono messi in atto da persone non italiane. Tali comportamenti sono sanzionati dalla legge Salivini-Minniti con norme speciali, durissime, sproporzionate all’entità dell’infrazione amministrativa. Mostrando i muscoli con chi non può o fatica a difendersi si diffonde la sensazione di aver risolto di problemi di sicurezza, che sono così banalizzati e ridotti alla presenza di parcheggiatori o venditori migranti, o di fenomeni prodotti dalla marginalità. Le norme di questo decreto non intendono affrontare con serietà le situazioni generate da povertà e marginalità, bensì spostano il nocciolo della questione. E’ più facile distrarre l’opinione pubblica aizzandola contro piccoli fastidi quali potrebbero essere quelli della questua, dell’abusivismo, della vendita in nero di fiori nei locali… i veri problemi di sicurezza (stradale, ambientale, femminicidi e di lavoro) sono così anestetizzati.

Se a livello nazionale è difficile intervenire nel nostro microcosmo, nella Brescia che tutti conoscono come storicamente accogliente e generosa, si può agire, rifiutando di adeguare il Regolamento comunale. Sarebbe un piccolo gesto, ma una chiara scelta politica, in quanto la scelta che vi viene richiesta è politica non tecnica, espressione di persone che non vogliono essere parte dell’ingranaggio che genera politiche e discorsi di odio.

Francesco Catalano
Consigliere di quartiere Centro Storico nord

 

Aderiscono all’appello: Shamual Rashid, Francesca Peschera, Maria Vittoria Metelli, Beatrice Capra e Mauro Cherubini consiglieri/e CDQ centro storico nord

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