Brescia, una poesia per Nadia Toffa
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NADIA
(“A Nadia Toffa 10/06/1979-13/08/2019”)
Ha il color
della tua anima,
l’ultimo abito,
messo
troppo presto addosso.
Come l’intimo candor
del sorriso,
che il viso tuo vestiva,
e veste
e vestirà;
nella lacrima
che il cuor
mosso
condensa,
in un ricordo intriso.
No;
io non concordo,
in mia coscienza sono:
non è dono,
ma scapito,
il mal,
per chi non abbisogna
di migliorar
se stesso.
Dono sì,
e celeste
e Suo
è,
e sempre sarà,
lascia che dica,
il tuo charme
deciso,
nell’indossar,
sott’ogni riflesso,
la nuda tua armatura,
di schiva umiltà ornata.
Nel duellar,
ahimè
a morte,
in dignitosa guerra,
con dura
e cruda atroce sorte.
Onor,
dolce Leonessa,
di mia nativa
terra,
amata guerriera.
Pudìca,
senza vergogna,
operosa,
libera radiosa
principessa,
amica,
sfavillante
e austera.
Di luce
fiera foriera.
Sogni…
In vita,
di vita amante,
sopr’ogni cosa,
generosa
e vera.
Tu fior,
invita al Ciel
invitta;
stel
di mia preghiera.
Domenico Maccarana
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