Lettere al direttore

‘Condivisioni amministrative’, giusta la linea Del Bono

Più informazioni su

Claudio-BragaglioBen chiaro il quadro delle proposte del sindaco Emilio Del Bono. Se le prime reazioni del Centro Destra sono poco incoraggianti penso che ciò sia motivo non per desistere o polemizzare, ma per insistere e precisare. Anche con i consiglieri Francesco Onofri e Laura Gamba.
Vengono respinti inciuci, trappole o larghe intese. Bene. Come non essere d’accordo.
La proposta Del Bono merita attenzione. In sede di direzione cittadina del PD, introdotta dal segretario De Martin, ho espresso la mia opinione. Se fosse un’iniziativa per riposizionare il PD su una linea neocentrista dissentirei nettamente. Come peraltro ho fatto di recente su altri temi.
Pur mettendo in conto un rischio, tipico d’ogni iniziativa, penso che la proposta di Del Bono vada invece sostenuta. Ritengo infatti che la questione da lui posta sia decisiva. Così mi pare sia stata positivamente avvertita da Adriano Paroli. E non solo. Penso alle precisazioni delle consigliere Paola Vilardi e Margherita Peroni sul metodo per ‘condivisioni amministrative’. Infatti di questo si tratta. E non d’altro.
Questioni bipartisan che interpellano un’intera classe dirigente locale. Com’è già avvenuto nei momenti più alti della nostra vita amministrativa. Certo possono starci, a mio parere, anche altri temi. Ma comunque per una partita vera e non già per buttar palle fuori campo. Come taluni – forse inconsapevoli o impauriti – han già tentato di fare con un polemico tran tran.
Evito consigli non richiesti contro il ‘tanto peggio tanto meglio’. Come pure ‘prediche inutili’ di einaudiana memoria. Mi limito al meglio del nostro passato, per dire d’una corrispondenza che una classe dirigente pone tra parole e fatti, in momenti topici della vita pubblica cittadina. E che, per esempio, ci interpellò come sinistra quando eravamo opposizione in Loggia. Penso all’urbanistica di Bazoli-Benevolo, al teleriscaldamento di ASM, al Welfare locale, al Museo della città di Vasco Frati, di cui oggi godiamo i frutti e su su… fino al Metrò, da tutti poi condiviso, ed al Termovalorizzatore. Scelte trasparenti a cui demmo, dall’opposizione, un contributo non di rado determinante.
Si dirà: storia e metodi del passato. Può darsi. Ma chi, come me, rifiuta la ‘dittatura del presente’, sa che il meglio della storia amministrativa di Brescia è ancora oggi parte integrante del futuro.
Il fatto è che la Brescia municipale di oggi corre rischi pesanti. Le scelte nazionali e regionali ci dicono di tre poli decisionali: i neocentralismi di Governo e Regioni, nonché le città metropolitane (per noi Milano). Con una insidiosa venatura ‘antiautonomista’ per città e territori della provincia italiana. Incluse Brescia e la Lombardia orientale.
Ineludibili quindi le sfide poste da Del Bono: il futuro di A2A e il suo radicamento in Lombardia con Linea Group, la rinegoziazione dei mutui che sono un laccio stretto al collo, il corrispettivo regionale per il Metrò, i fondi per il Trasporto pubblico. E altro ancora. E pure decisive le due gare europee: l’una per il Gestore del Ciclo idrico, l’altra per il Trasporto pubblico. Le due insieme per circa 1,4 miliardi di euro.
Sfide cruciali e strategiche per il Capoluogo e non meno per la Provincia. Ma chi non le avverte come tali, ovvero da classe dirigente, le consideri almeno egoisticamente come un rischio di sopravvivenza anche per l’intendenza. Foss’anche solo per risparmiarsi la ben nota fine dei quattro capponi – in tal caso non ‘renziani’, ma bresciani – tutti a beccarsi tra di loro prima di finire arrosto in una pentola.

Claudio Bragaglio
della Direzione cittadina PD Brescia

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.