Lettere al direttore

Cava Castella, Regione ha già dato un preavviso di diniego

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expo-2015-palazzo-lombardia2Sul tema del progetto di discarica nelle cava Castella è bene spendere due parole per rispondere alla lettera inviata alla vostra testata dal Co.di.S.A. Regione Lombardia, e la Giunta guidata da Roberto Maroni, da tempo si sta impegnando per una nuova idea di gestione del territorio, con un occhio di riguardo allo spinoso tema delle discariche e più in generale degli impianti di smaltimento dei rifiuti.
A questo proposito è bene rimarcare come l’approvazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti abbia rappresentato un grosso passo in avanti, rivoluzionando la pianificazione degli impianti con regole più incisive, come l’applicazione del principio del “Fattore di pressione”, che sancisce un limite massimo oltre il quale un territorio deve ritenersi saturo e quindi non idoneo alla costruzione di nuove strutture di smaltimento. Per quanto riguarda il caso specifico della discarica di cava Castella, la Regione ha già dato un preavviso di diniego esprimendo la propria contrarietà, alla luce dei pareri, fortemente negativi, forniti dagli enti del territorio, come ad esempio l’ASL.
A questo punto, come prevede la normativa in vigore, bisognerà sentire le controsservazioni della proprietà, sulle quali comunque permangono criticità assolutamente rilevanti e sulle quali bisognerà far valere i criteri contenuti nel nuovo Piano regionale sui rifiuti. In questo senso la politica sta facendo il suo dovere, promuovendo normative serie e capaci di tutelare l’ecosistema, il territorio e i cittadini che lo abitano, con iter rapidi ma al tempo stesso inclusivi di tutti i soggetti coinvolti; non è un caso infatti che proprio il Co.Di.S.A. abbia potuto partecipare alla Conferenze dei servizi. Questo impianto, proprio come quello di Bosco Stella a Castegnato (proposto da una partecipata del Comune di Brescia, governato dal centro-sinistra, i cui esponenti si sono mostrati sospettosamente silenziosi sulla vicenda), costituisce un progetto che non deve essere portato a termine, proprio perché ubicato in zone già compromesse dal punto di vista ambientale e a ridosso di una Città che ha già fatto la sua parte.
Per quanto il sottoscritto mi sento quindi di aver già colto l’appello fatto dal Co.Di.S.A; dal canto mio posso garantire che continuerò a fare quanto nelle mie prerogative per tutelare il territorio bresciano.

Fabio Rolfi Consigliere regionale Lega Nord Brescia

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