Lettere al direttore

Sblocca Italia? Con 12 inceneritori è “Sfascia Italia”

Più informazioni su

RifiutiIl decreto Sblocca Italia (che in realtà l’Italia vorrebbe sfasciarla, con proliferazione di trivelle per la ricerca di idrocarburi, plenipotenziari “di Stato” per garantire la cancellazione di qualsiasi intervento contrario alle cosiddette “grandi opere” ecc.), con la sua concezione dello sviluppo possibile solo secondo i vecchi canoni dello sfruttamento senza limiti dell’ambiente e dell’investimento sulle grandi opere senza discussione, sta producendo l’ennesimo atto nocivo per il Paese: da fine Luglio gira un decreto della Presidenza del Consiglio (“sentito” il ministro dell’ambiente -sic!- ) che individua 12 nuovi inceneritori da spargere nella penisola per affrontare in modo “nuovo” il problema dei rifiuti solidi urbani.
La sezione italiana dell’Isde (medici per l’ambiente, associazione internazionale riconosciuta da Nazioni Unite ed OMS) ha emesso il 12 agosto un comunicato che richiama i nostri governanti (l’Italia è sotto penale da parte dell’UE per non aver sviluppato soluzioni corrette del problema rifiuti, a partire da un’adeguata raccolta differenziata) a prevenire, recuperare, riciclare la maggior parte di quelli che abitualmente chiamiamo “rifiuti”: senza scegliere al solito le strade sbagliate che qualcuno spaccia per più semplici come la discarica e l’incenerimento. Soluzioni sbagliate che vengono scelte per lo più per l’abitudine a non governare i fenomeni (liberismo applicato) e a lasciar prosperare gli affari privati anche a scapito della salute e dell’ambiente: come sempre, chi sbaglia finge di credere che lasciar libero “il mercato” risolva da se i problemi e così facendo invece li aggrava. I medici dell’ISDE motivano in modo circostanziato e scientifico la loro raccomandazione.
La Presidenza del Consiglio dimensiona numero e capacità degli inceneritori (vecchi e nuovi) sull’ipotesi della MNIMA QUANTITA’ (65%) di raccolta differenziata richiesta dalle norme europee: prevedendo così già oggi di non cercare di andar oltre su quella strada virtuosa (!) e insieme di costruire nuove macchine che per loro necessità spingeranno a non fare troppo recupero (bisognose come sono di bruciare materiali per permettere i guadagni dei loro costruttori/gestori).
Come Sel crediamo sia ora d’imboccare con decisione la gestione corrette dei problemi ambientali e tra questi quello dei rifiuti: riportiamo perciò parte dell’appello dei medici ISDE, cui aderiamo con convinzione: *L’Associazione dei Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ha rilasciato le Linee Guida elaborate sullo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU).
Il documento è liberamente fruibile sul sito *www.isde.it <http://www.isde.it/cosa-facciamo/risoluzioni/>

Donatella Albini – Consigliera Comunale di Brescia
Simone Zuin – coordinatore provinciale SEL Brescia
Paolo Bravi Mori – coordinatore cittadino SEL Brescia

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.