Lettere al direttore

«Voto palese su decadenza del Senatore Silvio Berlusconi»

Egregio Direttore,
scrivo tramite lei al Quirinale, e a Beppe Grillo e Giancarlo Casaleggio. Noi cittadini e cittadine che ogni mattina umilmente si impegnano per questo nostro amato Paese Vi chiediamo: voto palese su decadenza del Senatore Silvio Berlusconi. Subito riforma Elettorale e nuova Bicamerale per le Grandi Riforme anche perché ci sarà sicuramente una nuova sentenza della Consulta ad indicare più i punti tassativi da modificare della legge vigente. Ogni anno nel giorno della Festa della Repubblica, si riapre il dibattito sulle riforme, sia per quanto riguarda la legge elettorale, sia per quanto concerne la riforma della Costituzione e il mio sogno ad un’ipotesi di presidenzialismo. Per quanto riguarda il governo: “il Presidente Letta è un “Degasperi” eccezionale e senza dubbio a termine”. Ribadisco comunque l’importanza di insistere sulle riforme dicendo: “Questa volta dobbiamo riuscirci il tempo di 18 mesi è un tempo più che appropriato per le riforme, il processo è complesso, ma bisogna tenere il ritmo”. Cosi chiuderemo venticinquennio di “Casini, Alfano e nani e ballerine. E il prossimo presidente della Repubblica non sarà eletto con il sistema dei grandi elettori a vita e non. Ma dal popolo Sovrano di Donne e Uomini che dignitosamente ogni mattima da 63 anni hanno fatto grande il nostro Paese. Sto pensando al semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dei Ministri dell’Ue, quello dal 1 luglio al 31 dicembre 2014. Sì, è vero, manca ancora quasi un anno e, di qui ad allora, chi li sa i problemi, gli imprevisti, i rischi di crisi e le crisi vere e proprie che ci capiteranno tra capo e collo. Il 2014 dovrà essere l’anno dell’Europa in Italia: l’occasione la fornirà il semestre di presidenza italiano dell’Ue previsto a partire dal 1° luglio 2014. In pratica, ogni paese dell’UE si fa carico dell’agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni per un periodo di sei mesi, promuovendo le decisioni legislative e politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri. Un semestre in bianco: ecco quello che ci aspetta! No, non spaventatevi… Che cosa avete capito? Non ‘in bianco’ in quel senso. E non sto neppure parlando del ‘semestre bianco’, che precede la fine del mandato del Presidente della Repubblica, quando non si possono sciogliere le Camere e bisogna tenersi il governo che c’è, accada quel che accada. E non mi riferisco neanche al ‘semestre europeo’ che, adesso, sta a indicare tutto l’ambaradan di conti pubblici che bisogna sottoporre in primavera alle Istituzioni comunitarie perché li valutino, li correggano e ce li rimandino indietro vistati e integrati da un sacco di raccomandazioni. Tutto giusto. Ma io intanto vi avverto, perché, di qui ad allora, molto e sempre di più ne sentirete parlare, del semestre di presidenza di turno italiana, magari per puntellare il governo Letta “Degasperiano”, che da “possibilista che sono” non mi dispiacerebbe: se resiste fino a primavera, poi mica vuoi fare la crisi quando l’Unione ci guarda e ci aspetta? Tanto più che, al semestre italiano, ci tiene in particolare il presidente della Repubblica: On. Napolitano, dal sottoscritto “possibilista consideratissimo e stimato”, lo giudica <<occasione cruciale e banco di prova per il rilancio dell’Ue e il ruolo d’uno Stato fondatore come il nostro>>. Quiondi subito una Bicamerale per le grandi riforme. Il Presidente del Consiglio Letta prosegui nel rappresentarci e gli amici 153 Cittadini e Cittadine del Movimento 5 Stelle, l’occasione nel collaborare alle grandi Riforme che il Paese i cittadini e cittadine Vi chiedono.
Celso Vassalini, “possibilista”

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