Lettere al direttore

“Via Sandri, le problematiche del quartiere Sanpolino”

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Gentile Sindaco On. Emilio Del Bono,
le scrivo a nome e per conto del Condominio e del Quartiere S.Polino, per portarLe a  conoscenza il disagio che da qualche anno viviamo. Confido che questo scritto possa portare alla risoluzione del problema, senza ulteriori iniziative. La problematica è la seguente:
1) Sotto la palazzina di Via Lionello Levi Sandri all’altezza del numero civico 21, è situato un parco giochi. Realizzato frettolosamente in alternativa al progetto iniziale di zona adibita “ristoro animali domestici in particolare cani”. Riteniamo che le due soluzioni abitativa  – ristoro cani e parco giochi, siano nettamente in contrasto. Il parco giochi dovrebbe solo comportare l’accesso ai bambini in orario diurno seguendo le regole del rispetto del silenzio e della buona educazione all’utilizzo dello stesso. Si verifica invece, un accesso incontrollato di giovani adulti maleducati soprattutto alla tarda serata e nelle ore notturne. Vengono quotidianamente lasciati escrementi di origine umana e animale che puntualmente dobbiamo pulire per garantirci igiene e salubrità degli spazzi esterni alla nostra abitazione. La presenza di gruppi organizzati di giovani maleducati comporta rumori molesti, risse, rischio di agressioni e amumenta la tensione  nei rapporti fra noi abitanti condomini e loro. Esistono già delle segnalazioni alle forze dell’ordine, ma questo ha comportato l’organizzazione dei ragazzi in orari diversi da quelli dei controlli effettuati.
2) Il parco e i nostri porticati e giardinetti interni vari, sono impropriamente utilizzati anche da estranei che portano i loro animali cani a passeggio. E non raccolgono gli escrementi. Il fenomeno si potenzia con il randagismo e l’eccessiva libertà che alcuni residenti lasciano ai loro animali che scorrazzano liberamente.
3) Le nostre ricerche hanno condotto ed evidenziato che già all’inizio del progetto del parco, vi erano e sono rimaste delle anomalie progettuali e di posizionamento nella zona adiacente troppo ravvicinata al condominio.
4) Le attrezzature messe a disposizione dei bambini (palla canestro, ciambellone e scivolo con torre), non sono correttamente manutenute e quindi sono divenute pericolose, sia per il loro utilizzo che per l’insudiciamento che hanno subito dagli atti vandalici e dall’ imbrattamento con deiezioni umane. Queste attrezzature forniscono anche quotidianamente un riparo-nascondiglio per i vagabondi, “piccoli festini”, spaccio di sostanze stupefacenti e loro consumo. Ribadisco doveva essere solo un parco giochi per bambini!
5) Riteniamo che questo ambiente non rispondeva e non risponde alla normativa vigente, in particolare:  attenzione non solo nella scelta e nell’installazione di tali attrezzature, che devono seguire le norme costruttive in vigore, ma anche alla loro regolare e precisa manutenzione;  il gioco della pallacanestro origina rumori ripetitivi fastidiosi e con il trascorrere del tempo risultano essere insopportabili. I suoni e i rumori del parco si trasmettono quasi invariati nelle nostre abitazioni quasi che le mura domestiche non facciano da protezione e la mancanza delle etichette che prende la norma UNI EN 1176-7 che guida all’installazione, ispezione, manutenzione e utilizzo delle attrezzature. Le Norme tecniche, infatti, non sono definite per mero gusto di dare delle regole noiose ma proprio per garantire la minimizzazione del rischio a cose e persone e attenzione dove si installano per la quiete del vicinato. La responsabilità della corretta installazione e manutenzione ricade infatti, sui proprietari e gestori delle aree gioco, sui datori di lavoro delle strutture scolastiche e ricettive e sui responsabili degli Uffici Tecnici comunali e di Enti Pubblici in genere.Anche dal punto di vista della vegetazione riscontriamo che sia carente di alberi a medio fusto in quanto gli esistenti sono stati daneggiati ed sradicati.
7) Vi è carenza nella manutenzione e pulizia del verde pubblico, con permanenza e accumulo di cartacce plastica e lattine abbandonate.
8) Vi sono alcune segnaletiche che richiedono il riposizionamento o la sostituzione oltre alla verifica della loro rispondenza alla normativa vigente.
9) Essendo nelle immediate vicinaze della nuova metropolitana, riscontriamo un sempre maggiore abusivismo nel parcheggio dei veicoli degli utenti della stessa, oltre all’aumento dei rifiuti lasciati abbandonati soprattutto da nomadi in transito. Sarebbe opportuno mettere e posizionare, la sbarra, che vieta alle roulotte, camion di parcheggiare. Come con successo in altri parcheggi hanno.
10)  Riteniamo che siano insufficienti i sistemi di raccolta dei rifiuti e l’eventuale ricollocazione maggiormente rispondente alle nuove esigenze emerse.
11)  Anche il controllo della velocità di percorrenza dei viali e delle strade che ci circondano in particolare Via. Lionello Levi Sandri, va considerata e monitorata. Si verificano situazioni di pericolo anche per l’accesso al parco giochi e/o per chi vi attraversa.
Proponiamo e chiediamo: 1)     Lo studio di riqualificazione del parco giochi (previo smaltellamento urgente dell’esistente. 2)     Ripristino della sola erba come all’inizio quando ci siamo insediati nelle nuove abitazioni. La struttura iniziale era confortevole adeguata e sicura e serena. 3)     Tutte le altre esigenze, in particolare lo spazio per i cani e le attrezzature per i bambini siano destinate ad altro luogo, sufficientemente lontano per non creare le problematiche sopra descritte. 4)     Si individua nelle immediate vicinanze gia predisposto il “IL CENTRO SPORTIVO PAMPURI” che per l’occasione potrebbe essere rivalutato e riqualificato. Perchè questo centro: la centralità dell’uogo, rispetto alle molte abitazione e passeggiate sicure che già vi conducono, spazio già predisposto ad un controllo orario di accesso, sorveglianza e custodia e fruibile a tutte le età, anziani, bambini, giovani e adulti. Anche gelaterie e bar nelle vicinanze potrebbero trarne beneficio portando la loro attività al Pampuri. 5)     Confidiamo nella più ampia collaborazione con tutte le realtà presenti, culturali, sportive, religiose, sindacali, politiche e volontarie. 6)     Problema cani – molti proprietari poco educati usano lasciare i cani liberi nel quartiere e ancora più li lasciavano defecare lungo i viali, sotto ai porticati delle palazzine e condomigni e giardini senza pulire facendo diventare problematico l’igiene e impraticabile la cura dei giardini.  Per evitare diatribe tra i vari concittadini il sindaco dovrebbe appaltare come accalappiacani i Cinesi? Costano poco e sono sicuri ed efficienti, essendo esperti nella nano elettronica garantiscono la restituzione al proprietari del cip, con invito al ristorante. 7)     Un’efficace azione di polizia di prossimità “quartiere ex Circoscrizioni” richiede, come dettato dall’esperienza maturata in questi anni dalle ex Circoscrizioni, una presenza costante del personale nelle zone di competenza ed energie da dedicare ad intrecciare relazioni strette con tutti i soggetti interessati (comitati di quartiere, associazioni, parrocchie, centri di aggregazione sociale, commercianti, singoli cittadini etc.). Il Vigile di Quartiere si caratterizza quale soggetto flessibile, accorto, capace di raccogliere informazioni, di analizzarle ma anche di intervenire in maniera diretta, nonché di instaurare un efficace rapporto di collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nel territorio, soprattutto per prevenire eventi e per allentare situazioni di conflitto e di tensione. Inoltre il Vigile di quartiere, che conosce l’ambiente ed è riuscirebbe a creare un rapporto di colloquio e fiducia con tutte le realtà del territorio sul quale opera, funge da tramite tra il Comando e i soggetti competenti, al fine di risolvere i casi sottoposti alla sua attenzione. 8)     Cogliamo l’occasione per ricordare che siamo vittime anche della ipotizzata discarica di aminato di Via Brocchi, che potrebbe essere collocata  alla quale ci opponiamo da tempo con le innumerevoli iniziative a Voi note.
Confermiamo la nostra collaborazione ma chiediamo un Vostro determinato intervento risolutivo a questi che non sono insormontabili problematiche, ma hanno la dignità di essere valutati e risolti.

Celso Vassalini

 

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