Lettere al direttore

Labolani: “Del Bono e amici non sanno cosa sia la buona politica”

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Prendo spunto da un recente passaggio giornalistico locale che recita, riferendosi alla nostra amministrazione, “consegnando alla fine a Brescia una brutta pagina da superare alla svelta” per dare conferma dell’ennesimo tentativo denigratorio operato dalla sinistra di Del Bono, e trovare l’occasione di sottolinearne l’”arte” diffamatoria di chi sta costruendo tutta una campagna elettorale non sulla validità di un programma o la serietà d’idee e proposte, quanto più sul tentativo di affossare gli avversari con parole vuote, affermazioni a effetto prive di reale contenuto. Questa è purtroppo la Brescia che vogliono Del Bono e amici che, dopo aver vomitato ingiurie e falsità per cinque anni, ancora non sanno cosa sia la buona politica e giocano, lungi da un confronto democratico e aperto, sulla chiacchiera, il pettegolezzo, vaghe accuse, insinuazioni e biasimi: è il modo d’agire di quanti solo quando sono in gruppo fanno i leoni, di quelli che bruciano le bandiere e applaudono, di chi antepone l’insulto alla ragionevolezza e al dialogo (e così facendo certo non rispetta gli elettori!). Ma davvero questi signori credono che i bresciani non si rendano conto che le loro sono solo sparate denigratorie, dati raffazzonati gettati a casaccio, calunnie gratuite e nulla più?! Gli elettori non vogliono e non meritano questo. Brescia ha il diritto di essere informata, di conoscere, di valutare, di sapere: questa è la buona politica e la giusta forma di democrazia, questo è il mezzo che trasforma il voto in un vero strumento di scelta. Una verità su cui dovrebbero riflettere anche quei giornalisti e quelle testate che invece che costruire un confronto intellettuale circa i temi di pubblico interesse, si prestano a maldicenze da scolaretti… Sempre più la mala-informazione e il mancato rispetto degli avversari sta accendendo la miccia del disprezzo dei valori democratici: ricordate che quando si soffia su di una miccia accesa, però, è poi impossibile spegnerla! Ora è il momento di fermarsi e riconoscere con umiltà la buona politica amministrativa fatta da Paroli. Concludo con il desiderio che anche i civici Onofri e Castelletti (i cui social network per ora tacciono) condannino quanto è accaduto, che esprimano la loro disapprovazione circa la politica elettorale fatta di mezzucci e accuse prive di significato, preferendole piuttosto la strada del dibattito, del confronto e di un maturo e rispettoso scambio di opinioni…

Mario Labolani

Fratelli d’Italia

 

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