“GardaLegno, accertata la condotta antisindacale”

Il tribunale ha ordinato alla società di astenersi dal ripetere simili comportamenti e ha condannato l'azienda a versare alle parti ricorrenti la somma di 5.000 euro, più le spese legali.

Brescia. Nidil e Fillea Cgil di Brescia informano con una nota che è giunto l’esito del ricorso per condotta antisindacale presentato nei confronti della società Garda Legno. “I fatti contestati risalgono agli inizi di giugno”, si legge nel comunicato sindacale, “in occasione dello sciopero per il mancato riconoscimento di una quota di premio regionale e per richiedere la stabilizzazione di alcuni lavoratori somministrati, quando l’azienda – adducendo motivazioni legate a esigenze di produttività – ha sostituito due dei lavoratori in sciopero con lavoratori assunti a termine. Il Tribunale di Brescia – sezione Lavoro – con sentenza del 14 luglio, si è pronunciato accertando la natura antisindacale del comportamento tenuto da Garda Legno, essendo dimostrato che i nuovi assunti hanno svolto le medesime mansioni dei lavoratori in sciopero”.
“Per questi motivi”, prosegue il documento sindacale, il tribunale “ha ordinato alla società di astenersi dal reiterare in futuro simili condotte antisindacali e ha condannato l’azienda a versare a ciascuna parte ricorrente la somma di euro 5.000,00 per il danno di immagine subito presso i lavoratori, non avendo potuto efficacemente contrastare l’azione datoriale. La sentenza inoltre condanna Garda Legno alla rifusione delle spese di lite, liquidate nella misura complessiva di euro 3.500,00 e prescrive che la copia del provvedimento venga affissa nella bacheca dei comunicati aziendali per un periodo di almeno venti giorni”.
“Nidil e Fillea Cgil esprimono grande soddisfazione per il riconoscimento di un comportamento che, fin da subito, era stato contestato all’azienda”, scrivono le organizzazioni dei lavoratori. “La nostra azione continua per la tutela dei diritti dei lavoratori somministrati che da tempo chiedono il riconoscimento degli stessi diritti dei loro colleghi e la stabilizzazione alle dipendenze di Garda Legno”.

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