Sistema lavoro, Brescia tiene: bilancio in positivo nel primo trimestre

Il saldo tra nuovi contratti stipulati e cessazioni è di 11.387 unità, ma la maggior parte di essi (75%) sono a tempo determinato.

Brescia. Il sistema lavoro nel bresciano regge. Secondo i dati dell’ Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, nel primo trimestre 2022 il saldo tra cessazioni e nuove assunzioni è in positivo: 60mila contratti a fronte di 48 mila cessazioni. Un trend che conferma quanto già avvenuto nell’anno precedente, che si era chiuso con 8.060 assunzioni.
Ma non è tutto oro che luccica: i contratti a termine, infatti, sono il 75% del totale. Il campione analizzato riguarda la fascia di popolazione tra i 15 ed i 64 anni.

Il maggior numero di “avviamenti” al lavoro si registra a Brescia, con 12.128 contratti e 10.605 cessazioni;  Desenzano (con un saldo positivo di 1.742), Lonato (1.301), Montichiari (1.212) e Sirmione (1.175):
Sono i piccoli comuni montani a non registrare nuovi contratti, come avvenuto, in questi primi tre mesi dell’anno, a Magasa, Irma e Incudine.
In Valcamonica, a Pontedi Legno è saldo negativo, invece, tra nuove assunzioni e cessazioni, con 295 unità. Analoga situazione a Roncadelle (-73), Coccaglio (-37), Pontoglio (-34), Chiari (-31) e Corteno Golgi (-31).
Il dato rilevante è, tuttavia, la percentuale dei contratti a termine: nel primo trimestre sono la metà di quelli stipulati, ma la percentuale sale se si considerano i nuovi contratti di somministrazione e quelli a progetto, che portano la percentuale al 75%.

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