Maxi indagine su delivery, “in Lombardia fenomeno sottovalutato”

Più informazioni su

(red.) La magistratura milanese ha imposto alle quattro principali società di food delivery attive sul territorio nazionale (Eats, Just Eat, Glovo e Deliveroo), di assumere con un contratto di lavoro parasubordinato oltre 60 mila ciclo fattorini e imposto ammende per 733 milioni di euro.

 

Monica Forte, Presidente della Commissione regionale Antimafia e consigliera regionale M5S dichiara: “È una notizia molto positiva, che fa bene al diritto al lavoro. In Lombardia il caporalato è un’emergenza sociale; il fenomeno è noto ma resta sotterraneo e ancora troppo sottovalutato in ambito istituzionale. Nella mondo della logistica, in agricoltura, nei trasporti e in ambito edilizio il caporalato è una triste realtà quotidiana e spesso, ma non sempre, può essere legato alle attività della criminalità organizzata.
Solo ieri la Guardia di finanza ha smantellato un sistema di sfruttamento del lavoro in un vivaio di Inveruno. Qui i lavoratori erano sottopagati, maltrattati e operavano in condizioni illegali.

Alcuni mesi fa avevo chiesto alla Regione, in due diverse commissioni, di aprire, proprio sul caporalato, un tavolo di confronto, ma la proposta è caduta nel vuoto. In piena pandemia avevo scritto al Prefetto per condividere alcune considerazioni sulle condizioni lavorative dei rider.

La sentenza di oggi è però solo un primo passo positivo. La crisi legata al Covid rischia di peggiorare le cose: non possiamo permettere che le persone in condizioni di fragilità siano disposte a fare qualsiasi lavoro, a qualunque condizione, anche per pochi spiccioli.  Proprio per questo l’attenzione deve restare alta: lucrare sulla disperazione e sulla fragilità dei lavoratori è antisindacale e moralmente vergognoso”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.