Datagate, Crimi: «Vogliamo chiarimenti»

Il senatore bresciano del M5S e membro del Copasir (comitato parlamentare di vigilanza sull'Intelligence) ha chiesto la convocazione del Dis Giampiero Massolo. «Servono ulteriori delucidazioni».

(red.) Vito Crimi, membro del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), ai microfoni di una trasmissione di Radio 24 di venerdì scorso tranquillizzava gli italiani.
Secondo il senatore bresciano del Movimento 5 stelle, i servizi segreti del nostro paese non sarebbero stati coinvolti nel Datagate, come era apparso in un primo momento. «Non mi sembra che ci sia stato detto che i nostri servizi sapevano, anzi, ci è stato escluso qualsiasi coinvolgimento dei nostri servizi». Tuttavia, non ha escluso un coinvolgimento dell’Italia. Per vederci più chiaro, Crimi, insieme ai colleghi di partito Marton e Cofano, ha chiesto la convocazione straordinaria del Dis Giampiero Massolo.
Crimi, non sembra dunque accontentarsi delle rassicurazioni fornitegli da Marco Minniti, il sottosegretario con delega all’Intelligence, che mercoledì scorso ha riferito al Copasir sulla situazione. «Visti gli ulteriori risvolti nella vicenda, le notizie in merito alla possibile esistenza di una centrale di ascolto della Nsa a Roma- ha detto Vito Crimi -non possiamo più accettare il silenzio del Governo e le rassicurazioni da parte dell’autorità delegata ai servizi che sostiene di aver la “ragionevole certezza che l’Italia non è stata oggetto di raccolta dati”».

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.