La valvola Charlotte al Victoria & Albert Museum di Londra

Il dispositivo di Isinnova, che, applicato ad una maschera da snorkeling lo trasforma in maschera da ossigeno, in mostra al prestigioso museo britannico.

Brescia. La valvola Charlotte è nata in otto ore: è bastata una giornata di lavoro al team di Isinnova per permettere la trasformazione di una maschera da snorkeling di Decathlon in un casco per la respirazione destinato ai pazienti positivi al Covid-19.
Era il marzo 2020, Brescia era nel pieno della prima ondata di coronavirus e negli ospedali mancavano respiratori e caschi C-pap.
Cristian Fracassi, Ceo di Isinnova, ricevette la chiamata di Renato Favero, medico in pensione, inventore della maschera da snorkeling convertita in maschera respiratoria, che gli chiese di trasformarla in presidio medico. Il prototipo della valvola venne così realizzato con la stampante 3D.
Fracassi e il suo team decisero, in quelle drammatiche settimane, di non brevettare il dispositivo, ma di renderlo disponibile a chiunque volesse produrlo.
La valvola è stata poi applicata su oltre 150mila maschere, 15mila negli ospedali italiani.

Fracassi, dopo avere ricevuto il cavalierato della Repubblica e numerosi riconoscimenti per il suo operato, tra cui il prestigioso il “Madre Teresa Award” conferito anche al Dalai Lama, ora ha ricevuto un’altra soddisfazione, professionale e personale, legata alla valvola Charlotte (dal nome della moglie Carlotta): il dispositivo, come riferisce Bresciaoggi, approda al Victoria & Albert Museum di Londra, dove verrà esposto nella collezione permanente, insieme con la maschera modificata e il file di Isinnova, nella sezione dedicata al settore di Arte, Architettura, Fotografia e Design. Un valvola destinata a restare nella storia.

 

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