Lombardia finanzia 27 progetti anti-Covid: quattro sono bresciani

C'è anche lo sviluppo di anticorpi artificiali come alternativa rispetto al plasma iperimmune difficile da trovare.

(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 18 giugno, la Regione Lombardia ha dato notizia di aver finanziato 27 progetti insieme alla Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi con un bando da 7,5 milioni di euro destinati alle attività di ricerca connesse al contrasto del coronavirus. In particolare, si parla di 3,5 milioni per progetti di ricerca fondamentale sostenuti dalla Cariplo per 2 milioni e Fondazione Veronesi per 1,5 milioni e dal Pirellone per 4 milioni sul Fondo Europeo 2014-2020 per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Nell’elenco dei 27 progetti finanziati – a quattro hanno contribuito anche realtà bresciane – ci sono 15 per la ricerca fondamentale e altri 12 per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale.

Progetti che saranno in grado di muovere l’assistenza domiciliare per i pazienti più fragili affetti dal Covid e in modo da rendere liberi gli ospedali. In ogni caso, tutti i progetti dovranno essere attivati entro il 30 ottobre. Per quanto riguarda le iniziative bresciane, una di queste è “CoroNaid” della Fondazione Firc di Oncologia Molecolare, con l’Università degli Studi di Milano e di Brescia per l’intelligenza artificiale e le tecniche avanzate di immunogenetica e che incasserà quasi 250 mila euro. Il progetto prevede di raccogliere informazioni che saranno analizzate e classificate con algoritmi e usate per produrre in laboratorio degli anticorpi artificiali. Questi potranno essere poi impiegati per la produzione di un’alternativa al plasma iperimmune difficile da trovare.

Il secondo progetto bresciano è “FraCovid” dell’Università Bicocca di Milano e degli Studi di Brescia per studiare gli effetti della fragilità sugli esiti clinici dei pazienti e che riceverà un contributo di 175 mila euro. Un altro progetto è “BioScreen” per dispositivi bioelettronici con limite di rilevazione di una molecola per screening rapido e a basso costo di soggetti sintomatici e non, realizzato da Intersail Engineering srl di Gussago con l’Università di Brescia e Bari per 190 mila euro. Infine, spazio per “Novho“, acronimo di Neuro Virtual Hospital rivolto a gestire i pazienti neurologici fragili nel corso dell’emergenza e sviluppato anche dagli Spedali Civili e che incasserà un contributo di 304 mila euro.

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