Brescia, Nibiru Planet o “Nibiru desert”?

Tutto fermo per il parco tecnologico che dovrebbe sorgere all'ex Fiera. La data di inaugurazione, sul sito del progetto, è indicata al 21 marzo prossimo.

fiera di Brescia(red.) «Nibiru Planet aprirà il 21 marzo 2015 focalizzato sulle tecnologie interattive, sulla robotica, sui processi di produzione nati dalla modellazione tridimensionale, utilizzando metodologie interdisciplinari ed esperienziali». Questo si legge nella schermata di apertura del sito del «parco tecnologico dedicato a bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. E alle loro famiglie» che dovrebbe vedere la luce fra qualche mese in via Caprera, nell’ex sede della Fiera di Brescia.
«Nibiru – si legge ancora nella pagina di presentazione on line del progetto – sarà focalizzato sulle tecnologie interattive, sulla robotica, sui processi di produzione nati dalla modellazione tridimensionale, utilizzando metodologie interdisciplinari ed esperienziali tra educazione e entertainment. All’interno del Parco ci saranno inoltre laboratori dedicati alla formazione (music lab, green lab, energy lab, craft lab) oltre a servizi destinati al pubblico, dalla ristorazione di qualità ad un concept store, da un techshop di nuova creazione ad un sorprendente spazio teatrale».
Ma, come è noto, i cantieri sono fermi da tempo: a concorrere a questo stand-by diversi fattori, non trascurabili, come l’avvicendamento ai vertici della Camera di commercio (con l’uscita di Franco Bettoni) e il raffreddamento dei rapporti fra Micromegas (società incaricata del progetto) e il socio finanziatore Ubi Banca, mentre non si trova un terzo investitore in grado di coprire una quota del 18% del polo tecnologico.
L’amministratore delegato di Micromegas, Erminio Fragassa, aveva già spiegato che le tempistiche si sono allungate per questioni legate ad adempimenti burocratici, vincolati anche alla mancanza di una normativa specifica sulla trasformazione di un ente Fiera in un parco.
Il problema del blocco degli interventi tecnologici sullo stabile (di proprietà di Immobiliare Fiera) è legato alla mancata concessione della gestione a Micromegas: finché non ci sarà questo passaggio di consegne, Gesi – la società incaricata della manutenzione ordinaria dell’immobile e dei servizi di via Caprera  – non potrà iniziare i lavori.
Questo secondo Fragassa, mentre Carlo Massoletti, presidente di Immobiliare Fiera, ha ribaltato la situazione, addossando a Micromegas la responsabilità dei ritardi.
Sullo sfondo anche Expo 2015, che prenderà il via a maggio e che avrebbe potuto essere un volano per il parco tecnologico futuristico immaginato da Micromegas.
Il neopresidente della Camera di commercio di Brescia, Giuseppe Ambrosi, ha dichiarato che il problema del progetto è legato alla sua effettiva fattibilità, al di là di date prefissate o solo ipotizzate. Sulla stella linea anche Massoletti, in attesa, come via Einaudi, di conoscere i prossimi passi (se ci saranno) dell’azienda di Fragassa.
Nibiru Planet rischia di trasformarsi in “Nibiru desert”?

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