Gestire la frustrazione giovanile con il fumetto: parte a Brescia il progetto Barf

Aiutare bambini (6 – 11 anni) e ragazzi (12-17) a esprimere il loro disagio, con esperienza ed empatia 2 volte a settimana, 2 ore ad incontro, per 11 mesi. Gratuito.

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(red.) “Maxi risse a Brescia tra ragazzi”; “Brescia, un centinaio di ragazzi accerchiano e minacciano i vigili”; “Maxi rissa programmata tra bande di minorenni a Brescia”.
Questi sono solo tre dei molti titoli apparsi sui giornali locali, nel periodo tra marzo e settembre nel territorio di Brescia. Durante il lockdown i ragazzi hanno accumulato frustrazione e rabbia in quantità tale da dover trovare una valvola di sfogo, con ogni mezzo a loro disposizione. Le famiglie si trovano in una situazione non facile da gestire, complice anche la distanza comunicativa intercorsa tra le nuove generazioni. Serve una proposta strutturata, pensata per far esprimere il disagio che i giovani stanno portando con sé, usando però un linguaggio intergenerazionale.

 

L’Associazione Artigiani delle Nuvole e la Cooperativa Essere sono convinti che il fumetto possa essere la strada giusta. Parte a Novembre 2021 il progetto BARF – Bambini e Adolescenti ripartono a Fumetti per aiutare bambini (6 – 11 anni) e ragazzi (12-17) a esprimere il loro disagio, con esperienza ed empatia 2 volte a settimana, 2 ore ad incontro per 11 mesi. Attraverso laboratori gratuiti verrà offerta la professionalità e l’esperienza di fumettisti ed educatori professionali che permetterà a bambini e ragazzi di realizzare la propria narrazione per immagini per esplicitare ciò che li turba. Narrare il disagio per superarlo.
Il progetto è supportato finanziariamente dagli appassionati di fumetto raccolti nelle associazioni “SCLS – Spirito Con La Scure” (ispirata a Zagor), “Amys” (ispirata a Martin Mystère) e “Dylandogofili” (ispirata a Dylan Dog). Ogni associazione si è resa disponibile ad adottare una classe di progetto per l’intero anno.
La prima classe a partire sarà la classe “Spirito con la Scure”, che coinvolgerà una ventina di ragazzi del quartiere San Polo.

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