Brescia, mascherine rosse nei bar contro la violenza sulle donne

Sabato sera, i baristi deli locali di "Carminiamo" hanno indossato mascherine rosse per sensibilizzare sul tema della lotta alla violenza di genere. Un omaggio ad Elena e alle altre vittime di femminicidio.

(red.) Un piccolo gesto, ma di grande impatto, per dire “no” alla violenza. Lo hanno espresso, sabato sera, i locali aderenti all’associazione “Carminiamo”, che hanno deciso di indossare una mascherina rossa per ricordare Elena Casanova, uccisa a martellate dall’ex fidanzato mercoledì scorso a Castegnato (Brescia).

Ad aderire all’iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne quasi tutti i bar aderenti  e come è stato spiegato, si è trattato di un “piccolo gesto per sostenere la lotta alla violenza contro le donne, Basta! Ora qualcuno capirà il perché delle mascherine rosse”.

L’idea è stata del presidente di “Carminiamo”, Francesco Catalano (anche presidente del Consiglio di Quartiere), il quale, dopo avere preso parte al presidio contro i femminicidi che si è svolto venerdì in piazzetta Bell’Italia,  ha lanciato l’idea agli altri soci , attivandosi per procurare e distribuire le mascherine ai baristi ed alle bariste.

La mascherina rossa ha suscitato la curiosità degli avventori, fornendo un’occasione di dialogo su un tema di grande attualità e che sembra subire una recrudescenza, come riportano i dati anche nel bresciano, dove, in 12 mesi, sono quattro le donne vittima della violenza di mani maschili. L’ultima, appunto, Elena Casanova, ma senza dimenticare Giuseppina Di Luca, uccisa solo un mese prima dal marito da cui si stava separando dopo 26 anni di matrimonio e, ancora, Shegushe Paeshti, pure lei uccisa dal marito che si è poi tolto la vita e Viktoriia Vovkotrub, ammazzata dal compagno violento.

Mascherine rosse come le scarpe, come le panchine, come i nastri, tutti simboli che richiamano e pongono l’accento su un fenomeno che appare dilagante e su cui la società è chiamata ad interrogarsi.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.