Brescia, simposio mondiale malattie del cuore

Si intitola “Management of cardiometabolic risk and healthy aging” che si terrà in città il 16 e il 17 gennaio con l'Università degli Studi.

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cuore(red.) Si intitola “Management of cardiometabolic risk and healthy aging” il simposio internazionale organizzato dal Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università di Brescia, diretto dal professor Enrico Agabiti Rosei, e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini.
Il simposio si svolgerà giovedì 15 gennaio all’Auditorium della Chiesa Santa Giulia (via Piamarta, 4), mentre il 16 e 17 gennaio si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Brescia (viale Europa, 11). Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di eventi clinici, fatali e non fatali in tutte le aree del mondo, in particolare nei paesi ad elevato tenore di vita, ma anche nella maggior parte di quelli a più basso sviluppo economico. L’ipertensione arteriosa è il più frequente fattore di rischio cardiovascolare, correggibile con la terapia e molto spesso si associa ad altri fattori di rischio metabolici, come la dislipidemia, le alterazioni del metabolismo glucidico e il diabete, spesso associati a obesità, iperuricemia e sedentarietà.
Tutti questi fattori possono essere corretti dalla terapia oggi disponibile, che consente una significativa riduzione di eventi cardiovascolari e un miglioramento della prognosi. Il crescere rapido dell’informazione, il sommarsi delle tecnologie innovative e l’affermarsi di nuovi recenti concetti diagnostico-terapeutici rendono necessario un efficace aggiornamento del medico in questo campo. Lo scopo del Simposio “Management of Cardiometabolic Risk and Health Aging” al quale parteciperanno molti esperti mondiali del settore, è quello di fornire al medico di famiglia e allo specialista una informazione il più possibile aggiornata e completa circa il rischio legato alla presenza di ipertensione.
Durante il simposio verranno trattati argomenti inerenti il ruolo di fattori genetici, emodinamici, metabolici capaci di aumentare il rischio cardiovascolare e l’invecchiamento vascolare precoce e le basi razionali per una strategia terapeutica, basata su modificazioni dello stile di vita, vecchi e nuovi farmaci, nuove terapie non farmacologiche, secondo le più aggiornate conoscenze scientifiche e la valutazione critica delle moderne linee guida europee e americane.

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