Lo spiedo finisce in Parlamento

Più facile da perseguire la strada per chiedere una deroga alla legge per il piatto della tradizione bresciana. Ristoratori lamentano calo delle prenotazioni.

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spiedo(red.) Gli affezionati dello spiedo bresciano doc  non mollano, e fra questi nemmeno i parlamentari bresciani. Per questo la querelle legata alla nuova legge che impedisce l’utilizzo di volatili cacciati all’estero probabilmente presto arriverà sul tavolo di discussione nelle commissioni Agricoltura della Camera e del Senato.
La via più facile per ottenere soddisfazione sarebbe quella di chiedere una deroga per il piatto bresciano, anche se i ristoratori di Gussago e Serle (i due centri nevralgici della tradizione dello spiedo bresciano), insieme con alcune associazioni di categoria, vogliono far arrivare a Roma un emendamento alla legge per togliere la dicitura “anche se importati dall’estero”.
La nuova legge, sostengono i ristoratori, avrebbe già fatto calare sensibilmente le prenotazioni dello spiedo bresciano “snaturato” dalla mancanza degli uccellini e del loro inconfondibile sapore.

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