Expo, “Alimentarsi: impariamo mangiando”

Al via il quarto progetto dell'amministrazione comunale di Brescia per prepararsi alla Grande Esposizione. Coinvolti gli studenti ma non solo

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(s.s.) Perché Expo 2015 lasci un segno tangibile anche a Brescia, oltre all’Albero della vita. Perché lo lasci soprattutto nelle menti e nella cultura delle generazioni che verranno, nei bambini e nei ragazzi di oggi. Per questo il Comune di Brescia, in collaborazione con Provincia, Camera di Commercio, Università Cattolica e degli Studi e Associazione Industriale Bresciana, ha lanciato il mega progetto “Alimentarsi – impariamo mangiando” rivolto soprattutto alle scuole ma anche a tutto il territorio.
“Alimentarsi – impariamo mangiando” è composto da 21 sottoprogetti portati avanti da soggetti pubblici e privati i quali, è bene dirlo, hanno proposto la propria opera a titolo volontario e gratuito, così come i testimonial che hanno sposato il progetto (fra loro Andrea Cassarà, Marco Zambelli, Vanessa Ferrari, Paul Griffen, Giorgio Lamberti e Omar Pedrini). Il progetto, composto da 4 unità metodologiche (Verde: le risorse offerte dal territorio; Gialla: il rapporto con i cibi; Azzurra: la catena produttiva e distributiva degli alimenti; Rosa: le pratiche alimentari corrette), sarà realizzato a Brescia tra ottobre 2014 e dicembre 2015, ma il “contenitore” resta aperto e quindi ancora estendibile qualora ci fossero altri soggetti interessati a parteciparvi.
Le 21 proposte si articoleranno in percorsi di educazione alimentare, lezioni, laboratori, visite, feste, tour, gruppi di lavoro, animazione e produzione di materiale informativo. “Al termine produrremo una Carta dei servizi della ristorazione scolastica nata dal confronto che lasceremo ai posteri come eredità di Expo – commenta il vicesindaco Laura Castelletti -. Questo è il quarto progetto per la Grande Esposizione milanese che riguarda Brescia, posso con orgoglio dire che a quell’appuntamento la nostra città ci arriverà preparata”. Nora Antonini, responsabile del progetto, spiega che “un lavoro di tale mole avrebbe un valore sul mercato di oltre 500mila euro, ma che noi, finora, siamo riusciti a produrre a costo zero grazie al lavoro e all’impegno delle nostre risorse interne e dei tanti che hanno prestato la loro opera gratuitamente”.
“Questo progetto si inserisce nelle linee programmatiche che abbiamo impostato per la nostra scuole e diventa un continuum con il Percorso Salute inaugurato nel 2013” commenta l’assessore all’Istruzione Roberta Morelli. Il capitano del Brescia Calcio, Marco Zambelli, parla a nome di tutti i testimonial ringraziando “per il coinvolgimento perché ci sentiamo parte di questo progetto e vogliamo aiutare a diffonderlo il più possibile fra i ragazzi”.

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