A Ghedi la prima festa provinciale di FdI

Due giorni per incontrare la comunità e gli alleati e raccogliere firme contro gli immigrati "ospitati", le famiglie non tradizionali e iniziare a parlare del referendum sul Bigio.

(s. s.) Venerdì 5 e sabato 6 settembre Fratelli d’Italia affronta a Brescia la prima festa provinciale del partito. “Ci è voluto un po’ di coraggio ad organizzarla in un momento in cui i partiti politici di feste ne fanno poche, ma noi abbiamo qualcosa da dire, e soprattutto vogliamo ascoltare la gente” dice Giampietro Maffoni, portavoce di FdI. Al centro sportivo di via Olimpia a Ghedi, dunque, venerdì e sabato spazio libero ai tornei di bocce, di calcio balilla, spiedo e salamina, ma anche qualche incontro politico. Ad iniziare da quello previsto per le 19.15 di venerdì con i rappresentanti dei partiti del Centrodestra bresciano (sono stati invitati gli esponenti di Lega Nord, Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Udc) per un confronto sul futuro della Provincia in vista delle elezioni del 12 ottobre prossimo. Saranno tutti incontri brevi, come quelli previsti per sabato pomeriggio quando alle 15 a confrontarsi saranno i giovani di Fdi con i coetanei degli altri partiti di Centrodestra, e alle 16 i referenti del partito insieme con i rappresentanti nelle amministrazioni locali di tutta la provincia per parlare delle problematiche politiche e amministrative del territorio.
Ma non solo. Perché la festa – dal titolo “Una comunità si incontra” – sarà anche l’occasione per raccogliere firme sulle tante iniziative di FdI pronte per il prossimo autunno. “Oltre alla raccolta di firme, partita da Rezzato domenica scorsa, per presentare al Prefetto una petizione popolare che dica no all’accoglienza dei profughi sul nostro territorio” spiega Mario Labolani del direttivo provinciale FdI, “le raccoglieremo anche per una petizione che interessi il governo a riportare a casa i nostri Marò, per chiedere le primarie del Centrodestra e per altre due leggi di iniziativa popolare: una per ribadire che la famiglia è solo fra uomo e donna, e una a favore di una nuova legge fiscale “scarica tutto””. Il tutto in preparazione della festa nazionale “Atreju”, a cui farà seguito l’assemblea generale, in programma per la fine di settembre.
Un messaggio, però, è diretto anche agli alleati bresciani: “Dobbiamo ripartire in autunno con una campagna intensa, dal Comune fino a Roma”. Il primo appuntamento? Labolani ne è sicuro: “La raccolta firme per il referendum sul Bigio”.

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