«Ai poveri gli avanzi delle mense»

(red.) Quando un paese è ricco e non se ne rende conto, gli sprechi cominciano a tavola.
A Castenedolo si è deciso che la razionalizzazione, la solidarietà e il risparmio devono iniziare proprio dal piatto. Per aiutare qualche cittadini a rimediare alla profonda indigenza in cui vive, si è deciso di non buttare via nulla. Gli avanzi dei pasti delle scuole del comune bresciano saranno, infatti, ridistribuiti ai poveri del posto. Si chiama Nadia Taglietti Saudou ed è assessore alla Pubblica Istruzione, il nuovo San Francesco delle amministrazioni pubbliche.
Il sistema funzionerà così: le operatrici della mensa suddivideranno il pranzo in due tempi, così che, se gli studenti non richiederanno una seconda porzione, il rimanente verrà distribuito in giornata alla cooperativa “Cauto” in collaborazione con la Caritas parrocchiale. A fine pasto un addetto passerà dalle mense a ritirare gli esuberi nelle teglie e li fa pervenire agli appositi volontari.
«Applicando la legge del buon samaritano facciamo del bene due volte: insegniamo alle giovani generazioni il rispetto del cibo e aiutiamo alcune persone che versano in gravi difficoltà», commenta Taglietti Saudou. L’iniziativa è già stata attivata per le scuole del capoluogo (infanzia, elementari e medie) ma nei prossimi mesi sarà estesa anche nelle frazioni di Macina e Capodimonte. Con la speranza che venga emulato da altri paesi.