Legambiente: “Raccolta differenziata? Si può”

Brescia è sotto la media provinciale, ma l'associazione prende ad esempio alcuni comuni dove il porta a porta sta funzionando. Martedì un incontro per discuterne.

(red.) Gestione dei rifiuti e raccolta differenziata: se ne parla in un incontro organizzato da Legambiente.
“Brescia è conosciuta in Italia e in Europa”, si legge in una nota dell’associazione ambientalista, “per la presenza di due grosse infrastrutture per la gestione dei rifiuti e dell’energia tra loro strettamente interconnesse: il teleriscaldamento e il termoutilizzatore. Il termoutilizzatore in particolare in questi mesi è tornato oggetto di un ampio dibattito tra chi lo vede come la causa dei problemi di inquinamento atmosferico di Brescia e chi lo reputa fondamentale per il bilancio energetico cittadino”.
Gli ultimi dati del 2011 relativi alla raccolta differenziata in provincia di Brescia ci dicono che la nostra provincia è ferma al 45%, con un aumento di solo 1,5% rispetto all’anno precedente. La tanto attesa soglia del 65% prevista dal D.lgs. 152/2006 – e da raggiungere entro fine 2012 – non è stata raggiunta. “Tuttavia in provincia ci sono alcuni comuni che hanno superato abbondantemente la soglia del 45% (ad esempio Cazzago San Martino con il 78,76%, Passirano con il 78,51, Coccaglio con il 77,72) e che dimostrano quindi come politiche virtuose possano portare a ottimi risultati. Al contrario, la città di Brescia riesce ad attestarsi addirittura al di sotto della media provinciale di differenziata, riciclando solo il 41%. Il recupero di materia prima si attesta ancora su livelli troppo bassi, e ciò è inevitabilmente dovuto al sistema della raccolta tramite cassonetto che, è risaputo, non può portare la rd oltre questa soglia”.
Da qui la necessità di avvalersi del metodo porta a porta, per garantire le percentuali previste dalla legge. “Infine, anche sul piano energetico a Brescia ci sono ampi margini di miglioramento: gli edifici cittadini si collocano in media in classe G, il sistema del teleriscaldamento – benché innovativo negli anni ’70 – oggi non è più al passo con i tempi in termini di rendimento, e la pianificazione energetica su scala comunale è ferma al palo”. Di tutto questo si parlerà nell’incontro organizzato presso Ambienteparco martedì 3 aprile alle ore 21.

 

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