Nelle scuole bresciane batte un ‘Cuore Amico’

Riparte il progetto di formazione sulle tecniche della rianimazione cardiopolmonare rivolto ai docenti. Dalla Provincia, un contributo di 5mila euro.

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(red.)In Lombardia, solo il 4-5% delle persone colpite da un attacco cardiaco riescono a sopravvivere, con una qualità della vita alta.
In Svizzera, il 40-45%. Un gap abissale che dipende solo da una questione culturale. Se, infatti, in caso di attacco cardiaco si interviene subito con una rianimazione cardiopolmonare, c’è il 70% di probabilità che la persona si salvi e riprenda una vita normale. “Il problema è che ancora poche persone conoscono le tecniche del primo soccorso”, spiega Massimiliano Gregori, segretario dell’associazione Cuore Amico del Garda, “pur essendo molto semplici”.
“Addirittura, molti adulti”, ha aggiunto Vigilio Zacchi, presidente dell’associazione e responsabile del reparto di cardiologia dell’ospedale di Desenzano, “hanno paura di imparare, perché temono che, in caso di fallimento dell’operazione, potrebbero essere implicati in vicende giudiziarie. Al contrario, queste tecniche non fanno assolutamente male, e non provare a intervenire è una gravissima omissione di soccorso morale”. Per diffondere la conoscenza del primo soccorso, l’associazione ha attivato già da un anno un progetto di formazione nelle
scuole.
Già una decina gli istituti bresciani coinvolti, per un totale di 150 insegnanti formati che, a loro volta, hanno trasferito le loro competenze agli studenti, come è accaduto all’Euroscuola di Brescia, primo tra gli istituti ad aderire al progetto, dove ormai un centinaio di studenti hanno appreso le tecniche del primo soccorso. Ora l’associazione Cuore amico del Garda, grazie anche al contributo della Provincia di
Brescia, che ha sostenuto il progetto con 5mila euro, rilancia i corsi per i docenti.
“Abbiamo già avuto delle richieste”, ha spiegato Gregori, “puntiamo ad entrare in altre 20 scuole, arrivando a formare altri 200 docenti”. “E’ come un mosaico”, ha commentato il presidente della Provincia Daniele Molgora, “ci vuole un po’ di tempo, ma pian piano questa associazione arriva dappertutto, e fra qualche anno la maggior parte degli studenti sarà adeguatamente formato. Certo, questo grazie alle Province che qualcuno definisce ‘inutili’. La Regione, che è invece utile”, ha ironizzato Molgora, “a questi progetti non ci pensa”. Agli istituti che aderiranno al progetto, saranno forniti 10 minikit per insegnare agli studenti, poi, come fare la rianimazione cardiopolmonare. Nel kit, è compreso un manichino gonfiabile, su cui docenti e studenti possono esercitarsi a effettuare la compressione e decompressione, e un dvd con immagini guida. Per richiedere informazioni e aderire al progetto, è possibile contattare l’associazione al 3664801243 o scrivere a
info@cuoreamicodelgarda.it.

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