Supercent, quando la beneficenza è “micro”

Nuova campagna promossa dalla Caritas diocesana per chi è in difficoltà. Un centesimo per ogni operazione bancaria effettuata nelle filiali aderenti all'iniziativa.

(p.f.) Per aiutare le famiglie in difficoltà arriva Supercent. La moneta da un centesimo è la protagonista della nuova campagna di micro-beneficenza e di comunicazione promossa dalla Caritas diocesana, con il supporto operativo di Congrega della Carità apostolica e Fondazione Opera Caritas San Martino.
L’obiettivo della campagna di raccolta fondi è di spingere i bresciani a donare un centesimo per ogni operazione bancaria fatta in una delle sei banche che hanno già aderito all’iniziativa. Si può chiedere il modulo per il bonifico, mensile o annuale, in uno dei 165 sportelli di Ubi Banca di Vallecamonica, Ubi Banco di Brescia, Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Brescia, Credito Bergamasco, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo.
“Siamo tutti testimoni del difficile momento in cui viviamo”, ha sottolineato il presidente della Congrega Mario Taccolini, “ma questa iniziativa è una risposta originale alla crisi”.
I fondi raccolti serviranno a sostenere il lavoro quotidiano di Caritas. “A Brescia”, ha raccontato Giorgio Cotelli, direttore Caritas Brescia, “Caritas aiuta 5000 famiglie, di cui più della metà sono bresciane. I nostri 4000 volontari distribuiscono circa 60mila pacchi di alimentari all’anno. I fondi raccolti con Supercent serviranno per aiutare le famiglie bresciane in difficoltà ad affrontare le spese quotidiane”.
A supportare la campagna di raccolta fondi, ci sarà una campagna di comunicazione che si articolerà in cartoline, Internet e spot.
Nei cinema e sulle reti locali andrà in onda, ad esempio, una video-story di 5 puntate che avrà come protagonista ovviamente Supercent.
“Quella in cui viviamo”, ha spiegato monsignor Luciano Monari, “è una società complessa, in cui per stare a galla bisogna avere capacità ed esperienze fuori dal comune. Ecco perché sempre più persone rischiano di vivere ai margini. Iniziative come questa servono ad aiutare chi resta emarginato. La bellezza di Supercent sta nel fatto che bisogna lavorare tutti insieme, perché solo con la generosità di tutti si potranno raccogliere cifre importanti, e questo ci farà sentire ancor di più una comunità”.

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