Ascensore in Castello, l’incognita dei rincari sul progetto

A che punto è il progetto? Lo hanno chiesto le opposizioni in Loggia in Consiglio comunale. Gli incrementi dei costi delle materie prime potrebbero incidere sulla sua realizzazione.

Brescia. Un nuovo ostacolo si frappone alla realizzazione dell’ascensore al Castello di Brescia. Quali? I costi di costruzione dell’infrastruttura che, visto l’incremento dei prezzi delle materie prime potrebbe incidere (e non poco) sul conto finale.
L’intento dell’amministrazione comunale è quello di concludere l’opera per la metà del 2023, in tempo perchè possa essere fruibile nell’anno di Brescia Bergamo capitali della Cultura, ma l’iter è ancora lungo ed i passaggi da compiere ancora molti. Si tratta ancora, infatti, di attendere il parere definitivo della Sorpintendenza che potrebbe apporre vincoli ancora non preventivati, ottenere la Via (Valutazione di impatto ambientale), è pure mancano, di conseguenza, l’appalto dei lavori ed il progetto esecutivo.

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La somma per la realizzazione dell’ascensore (costo stimato 4,5 milioni di euro) è stata stanziata per la maggior parte da Regione Lombardia che contribuisce con 4milioni di euro, la restante quota è stanziata dalla Loggia.
L’ascensore sarà ad un solo binario ed una sola cabina, con tempi di risalita di 2 minuti e 30 secondi, una portabilità massima di 32 persone per viaggio, con un dislivello di 70 metri. Partenza dal parcheggio di Fossa Bagni e arrivo al piazzale della Locomotiva con una passerella che appoggerà alle mura del bastione. E’ stato stimato che, in un giorno, l’ascensore potrebbe portare fino a 700 persone, incrementando così le visite al Castello.

Ora, con la crisi energetica innescata anche dalla guerra in Ucraina ed il rialzo dei costi dei materiali, il plafond del Pirellone potrebbe non essere sufficiente.
E la preoccupazione è emersa nel corso del Consiglio Comunale che si è svolto lunedì. Forza Italia, che siede all’opposizione, ha presentato un’interrogazione in merito chiedendo lumi sullo stato dell’arte del progetto che, come è stato spiegato dall’assessore alla Rigenerazione urbana, Valter Muchetti, rischia di vedere lievitati i costi in una congiuntura internazionale economica non favorevole. Parte dei passaggi burocratici per arrivare alla posa della prima pietra, poi, sono ancora in fieri. La strada, per l’ascensore al Cidneo, è ancora lunga.

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