Tav Brescia-Verona, sugli stessi binari anche i treni regionali

Rendere meno "elettriche" le corsie porterà a minori costi e ad adattare la linea a ogni mezzo in transito.

(red.) Rendere meno “elettrici” i binari della linea ferroviaria in uscita da Brescia verso Verona per consentire non solo ai treni dell’alta velocità, ma anche a quelli regionali, di muoversi sullo stesso quadruplicamento delle corsie. E’ quanto emerso ieri, lunedì 7 settembre, in occasione di un incontro in commissione Urbanistica a palazzo Loggia a Brescia tra i rappresentanti locali e i vertici di Ferrovie dello Stato. L’idea è diventata concreta e consentirebbe di risparmiare sui costi di elettrificazione di fronte a una notevole diminuzione della tensione, ma anche di poter muovere qualsiasi treno, regionale o di alta velocità, lungo gli stessi binari.

In ogni caso si potrà viaggiare fino a un massimo di 250 km orari, mentre resta confermata l’opera da 3,5 miliardi di euro della Tav Brescia-Verona con l’uscita da Brescia verso Mazzano, il tratto da Mazzano fino a Verona e il sistema nel capoluogo veneto. In più è previsto anche un collegamento tra Brescia città e Montichiari riqualificando la Brescia-Cremona fino a San Zeno, dando corrente da San Zeno a Ghedi e nuovi binari fino a Montichiari con cui arrivare all’aeroporto e al Centro Fiera. La speranza di molti è che si possa arrivare all’opera conclusa nel 2026, quando ci saranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina.

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