Depurazione Garda: “si va avanti con due impianti“

Ieri l'assemblea in Comunità del Garda. Nessun ripensamento sui due sistemi da costruire a Muscoline e Montichiari e con il fiume Chiese destinazione finale.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 14 ottobre, nella sede della Comunità del Garda a Gardone Riviera si è svolta l’assemblea dell’Associazione temporanea di scopo di cui fanno parte decine di enti e Comuni del Garda. Uno dei temi più importanti all’ordine del giorno sotto la presidenza di Mariastella Gelmini è stato la depurazione per la sponda bresciana del lago di Garda. Ed è emerso che, nonostante le proteste e i presidi, non ci sono alternative ai due impianti previsti a Muscoline e Montichiari e con il fiume Chiese come destinazione finale.

Nei primi mesi del 2020 è prevista la presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica di Acque Bresciane in Conferenza dei servizi per il via libera. In seguito ci sarà lo spazio per il progetto definitivo e la valutazione d’impatto ambientale. L’obiettivo è di chiudere il percorso entro il 2020 e accertando come i reflui depurati dai due impianti finiranno nel Chiese. Un’opportunità, come emerso dall’assemblea, anche per l’uso in agricoltura.

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