Tav Bs-Pd sarà realtà: “costa di più non farla“

Ieri pubblicata l'analisi costi-benefici che risulta negativa. Ma viste penali per i contratti in corso, si andrà avanti. Velocità non oltre 250 km orari.

(red.) L’alta velocità ferroviaria Brescia-Verona non sarebbe utile perché l’analisi è negativa tra benefici e costi, ma sarà comunque fatta perché si rischiano pesanti penali. E’ quanto emerso dalla stessa analisi del professore Marco Ponti e pubblicata ieri, mercoledì 3 luglio, sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E anche lo stesso ministro Danilo Toninelli sottolinea il rischio delle costose sanzioni se l’opera non dovesse essere realizzata. Infatti, ci sono in corso i contratti con Cepav Due tra Brescia Est e Verona Ovest per 1,6 miliardi di euro e che potrebbero portare a penali per 1,2 miliardi rispetto al totale dell’opera di oltre 8 miliardi sull’intera tratta Brescia-Padova.

In ogni caso, secondo l’analisi, i lavori dovranno tenere conto delle centinaia di osservazioni arrivate all’Osservatorio ambientale. Tuttavia, i treni in movimento non potranno essere troppo veloci. La linea sarà alimentata a 3 mila Volt e non a 25 mila e quindi i convogli non potranno superare i 250 km orari. Secondo l’analisi, questa misura potrà consentire di ridurre del 5% i costi di investimento e anche di rendere più operabili tra loro i binari esistenti e quelli dell’alta velocità. Una soluzione che potrebbe essere replicata anche sulla linea Treviglio-Brescia.

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