Tav, sabato un presidio dei contrari a Lonato

Il coordinamento si ritroverà alle 14,30 al parco delle Pozze. Nel mirino il ministro Toninelli reo di annunciare verifiche, ma di voler dare il via libera.

(red.) Il coordinamento dei contrari all’alta velocità ferroviaria Brescia-Verona si ritroverà sabato pomeriggio 29 settembre alle 14,30 in via Fenil Nuovo al Parco delle Pozze di Lonato del Garda, nel bresciano, per protestare contro l’opera. E nel mirino finisce anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, reo di aver annunciato tutte le verifiche del caso sui lavori, ma in realtà pronto a dare il via libera. Perché un presidio proprio a Lonato? Qui la procura di Brescia ha sequestrato la cava Vezzola per ciò che sarebbe stato stoccato e destinata ad area di cantiere per il consorzio Cepav 2.

Le critiche dei No Tav riguardano anche il fatto che a Calcinato sarebbero già stati annunciati gli espropri entro settembre, ma che per legge non si potrebbero mettere in pratica. E su tutto questo pesa lo spauracchio delle penali, che possono arrivare dal 10 al 15% rispetto all’importo di quasi 2,5 miliardi di euro in caso di mancata realizzazione. Ma il coordinamento ha lanciato anche una serie di diffide ai sindaci dei paesi interessati dal percorso della Tav per chiedere di stare attenti al proprio territorio.

Tutto è legato al fatto che Cepav 2 avrebbe dato disposizione per attuare i cantieri e così Calcinato, Lonato, Desenzano, Peschiera, Castelnuovo, Sona, Mazzano, Sommacampagna e Pozzolengo hanno ricevuto una lettera dal coordinamento. Estesa anche al Cipe, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero dell’ambiente, Rfi, Italferr e proprio Cepav Due per parlare dei ricorsi ancora pendenti al Tar del Lazio. Oltre al fatto che deve essere ancora stilato il progetto esecutivo e trasmesso al Cipe e al ministero dei Beni Culturali e Turismo.

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